MARDERSTEIG, Hans
MARDERSTEIG, Hans (Giovanni)
Stampatore ed editore di origine tedesca, nato a Weimar l'8 gennaio 1892, morto a Verona il 27 dicembre 1977. Cittadino italiano dal 1946. Cresciuto in una famiglia con tradizioni artistiche e con larga disponibilità di strumenti culturali, nonostante gli studi di giurisprudenza, impostigli dal padre giurista, si appassionò presto alla storia dell'arte, alla letteratura e ai libri. Frequentò gli ambienti dell'espressionismo tedesco e iniziò molto giovane l'esperienza editoriale entrando nella casa editrice di K. Wolff a Lipsia e fondando (1917), con Wolff e C.G. Heise, la rivista Genius. Zeitschrift für alte und werdende Kunst, uno strumento di riflessione e di ricerca dell'espressionismo.
Dopo il trasferimento a Monaco della casa editrice decise, anche per ragioni di salute, di stabilirsi a Montagnola nel Canton Ticino, dove impiantò (1922) l'Officina Bodoni con torchio a mano e il permesso di usare i caratteri dei punzoni originari incisi da Giambattista Bodoni e custoditi a Parma. Nel 1926 ebbe l'incarico di stampare l'edizione nazionale dell'Opera Omnia di G. D'Annunzio, edita da A. Mondadori. In quegli anni (1924) divenne amico dell'inglese S. Morison (1889-1967), famoso artista grafico e storico della tipografia, creatore del nuovo carattere Times New Roman che rinnovò il quotidiano londinese Times; con lui approfondì gli studi sui caratteri dei calligrafi italiani del Rinascimento; e proprio le ricerche sull'umanista veronese F. Feliciano esercitarono una decisiva influenza su M., che con Feliciano perseguirà l'ideale della perfezione grafica. Tramite Morison iniziò una lunga collaborazione con la Monotype Corporation di Londra.
Trasferitosi a Verona, iniziò (1935) a collaborare come consulente tipografico con la casa editrice Collins & Sons Glascow, per la quale fece incidere un nuovo carattere: il Fontana, ispirato alla tradizione tipografica scozzese. La sua casa di Verona diventò (1937) la sede dell'Officina Bodoni, per i cui tipi usciranno raffinatissime edizioni di classici composte, tirate e legate a mano su carte scelte. Per queste edizioni M., proseguendo la propria ricerca formale, disegnò nuovi caratteri (Griffo, Zeno, Dante), in collaborazione con l'incisore francese Ch. Malin (1883-1955) che lo seguiva dall'inizio dell'attività. La completa formazione artistica consentì a M. di entrare in rapporto, a partire dal 1940, con i migliori artisti del Novecento che diventarono illustratori dei libri stampati dall'Officina Bodoni; nascono così Il Milione di Marco Polo (1942) e Le liriche di Saffo (1944) illustrati da M. Campigli, I carmi di Catullo (1945) da F. De Pisis, Le Georgiche di Virgilio (1948) da G. Manzù, la Divina Commedia da S. Dalí (1963-64). Nel 1947 con la stamperia S. Zeno (Valdonega), dotata di macchine a cilindro, M. iniziò per gli editori italiani un'attività più commerciale e di alte tirature, ma sempre ispirata a criteri di altissima qualità, come i volumi della collana La letteratura italiana. Storia e testi, per l'editore Ricciardi. Il figlio Martino (1941) continua l'attività della Stamperia Valdonega di Verona.
Molto conosciuta anche all'estero, l'opera di M. è stata ed è oggetto di mostre, premi e riconoscimenti (fra i più importanti il premio Gutenberg nel 1968). Il pensiero e gli studi di M. sono espressi nel Credo (1929 e 1962), nell'opera postuma L'Officina Bodoni. I libri e il mondo di un torchio 1923-1977 (1980) e nella raccolta Scritti di Giovanni Mardersteig sulla storia dei caratteri e della tipografia (1988).
Bibl.: F. Riva, Giovanni Mardersteig principe degli stampatori, Venezia 1962; J. Dreyfus, Giovanni Mardersteig. An account of his work, Verona 1966; J. Barr, The Officina Bodoni. Montagnola-Verona. Books printed by G. Mardersteig on the hand press 1923-1977, Londra 1978; Giovanni Mardersteig. Stampatore, editore, umanista, Verona 1989; Giovanni Mardersteig. Typograph, Verleger, Humanist [bibliographisch-dokumentarischer Katalog zur Ausstellung im Gutenberg-Museum Mainz, 23. Juni-12. August 1990], Magonza 1990.