Scrittore tedesco (Amburgo 1893 - Fruthwilen, Turgovia, 1983). Figlio di un portuale, fu insegnante, critico d'arte e grafico, collaborando al Simplicissimus. Si dedicò poi alla produzione letteraria, che fu varia e vastissima e tuttavia mantenne come costante il legame col mare, espressione di bellezza, di poderosità, ma anche di violenza e di orrore. Fra le opere di narrativa: Laternen, die sich spiegeln (1920); Himp und die kleine Brise (1933); Die Bergung (1939); Der Gast (1943); Ein neues Leben (1946); Abschied in Triest (1949); Die Sonnenflöte (1952); Der grosse Fluss im Meer (1954); Aber die Liebe (1969). Scrisse anche commedie (Idothea, 1941), liriche, fra cui quelle raccolte in Die kleine Hafenorgel (1937), e un libro di memorie, Das Tanzrad (1979). Una delle prime liriche di L., Lili Marleen (1915), è divenuta famosissima, musicata da N. Schultze.