WOLFF, Hans Julius
Storico tedesco dei diritti antichi, nato a Berlino il 27 agosto 1902, morto a Friburgo in Brisgovia il 23 agosto 1983. Proveniva da una famiglia israelitica, in cui da parte sia paterna che materna numerosi erano stati i professori universitari (di medicina e di chimica), ma si convertì presto al cristianesimo. Studiò a Berlino e Rostock, dapprima storia antica e filologia classica, per dedicarsi poi al diritto. Nonostante la tradizione di famiglia, allievo di J. Partsch e di E. Rabel, maturò relativamente tardi la vocazione accademica, abilitandosi nel 1932 con una dissertazione giusromanistica. La carriera accademica gli venne resa impossibile dall'avvento del nazismo, che lo sospinse all'esilio in America, ove insegnò Diritto romano e civile a Panama dal 1935 al 1939. Trasferitosi negli Stati Uniti, soggiornò per alcuni anni a Nashville e ad Ann Arbor, senza riuscire a ottenere una posizione accademica e procurandosi da vivere con lavori manuali; ma non per questo interruppe un'imponente attività di ricerca. Dal 1945 al 1952 insegnò nell'Oklahoma College for Women di Chickasha, nell'Oklahoma City University e nell'University of Kansas City, in materie diverse dalla giusantichistica. Ritornato in Germania occidentale (1952), fu professore ordinario di Diritto romano e di Diritto civile nell'università di Magonza fino al 1955, poi in quella di Friburgo in Brisgovia dal 1955 al 1969. Dottore honoris causa dell'università di Atene, membro dell'Heidelberger Akademie der Wissenschaft, corrispondente di quelle di Monaco di Baviera, di Gottinga e di Atene.
Oltre ad alcuni notevoli contributi alla storia del diritto romano (si veda, alla fine dell'esperienza americana, il volume prevalentemente didattico Roman law. An historical introduction, 1951), l'attività scientifica di W. si è svolta, soprattutto a partire dal ritorno in patria e ancor più dalla chiamata a Friburgo, nell'ambito della giusgrecistica, alla cui attuale fisionomia ha portato un decisivo contributo, anche con la fondazione nel 1971 della Gesellschaft für griechische und hellenistische Rechtsgeschichte, a cui si connettono i Symposia giusgrecistici, colloqui di cadenza triennale o biennale. Fin dall'esilio americano, W. ha affrontato temi cruciali dell'esperienza giuridica greca, sia classica che ellenistica, come nel campo privatistico la struttura della famiglia (Written and unwritten marriages in Hellenistic and postclassical Roman law, 1939) e il sistema contrattuale (Die Grundlagen des griechischen Vertragsrechts, in Zeitschrift der Savigny Stiftung für Rechtsgeschichte, Romanistische Abteilung, 74, 1957, pp. 26 ss.); e, nel campo pubblicistico, l'organizzazione giudiziaria (Das Justizwesen der Ptolemäer, 1962; Die attische Paragraphe. Ein Beitrag zum Problem der Auflockerung archaischer Prozeßformen, 1966) e il controllo di costituzionalità in Atene ("Normenkontrolle" und Gesetzesbegriff in der attischen Demokratie, 1970); nonché − in una cornice geograficamente più ampia − il conflitto tra ordinamenti diversi (Das Problem der Konkurrenz, von Rechtsordnungen in der Antike, 1979). L'interesse per l'epoca ellenistica lo portò a occuparsi della papirologia giuridica in generale, con un impegno che ha trovato il suo coronamento nel volume Das Recht der griechischen Papyri Ägyptens in der Zeit der Ptolemäer und des Prinzipats, ii. Organisation und Kontrolle des privaten Rechtsverkehrs (1978), unico apparso di un più ampio disegno nell'ambito del Handbuch der Altertumswissenschaft. Scritti minori sono stati raccolti in Beiträge zur Rechtsgeschichte Altgriechenlands und des hellenistisch-römischen Ägypten (1961) e in Opuscula dispersa (1974). Il suo contributo alla giusgrecistica è stato particolarmente importante sotto il profilo metodologico: rispetto a una tradizione, che calava lo studio dei diritti greci nelle categorie dogmatiche della tradizione romanistica, egli ha definitivamente ribadito come per la ricostruzione di tali diritti sia necessario usare uno strumentario concettuale appropriato alla specifica materia, che molto frequentemente diverge da quello proprio della giusromanistica; altrettanto rilevante è l'impostazione nello studio del Corpus oratorum Atticorum (che resta una delle fonti più importanti per la conoscenza dell'esperienza giuridica greca), nella quale è considerata decisiva, nello studio dei singoli discorsi, la situazione retorica in cui di volta in volta il logografo si veniva a trovare. Un'ampia bibliografia dei suoi scritti, fino al 1980, è in Symposion 1977. Vorträge zur griechischen und hellenistischen Rechtgeschichte (1982), pp. xvii ss.
Bibl.: H.A. Rupprecht, In memoriam. Hans Julius Wolff, in Iura, 34 (1983), pp. 263 ss.; G. Thür, Hans Julius Wolff zum Gedächtnis, in Zeitschrift der Savigny Stiftung für Rechtsgeschichte, Romanistische Abteilung, 101 (1984), pp. 176 ss. (a pp. 491-92, il completamento della bibliografia di W., dal 1980 alla morte).