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GADAMER, Hans Georg

di Valerio Verra - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
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GADAMER, Hans Georg

Valerio Verra

Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologia classica e successivamente ha conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburgo nel 1929. È stato professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e dal 1949 al 1968 ad Heidelberg. Ha fondato e diretto, insieme con H. Kuhn, dal 1953 la rivista Philosophische Rundschau. Nel 1962 ha partecipato alla fondazione della Internationale Vereinigung zur Förderung der Hegelschen Philosophie di cui è stato presidente fino al 1970.

Dopo essersi dedicato soprattutto a studi di filosofia greca, la cui testimonianza più significativa è il volume Platos dialektische Ethik (Lipsia 1931, Amburgo 19682), G., sviluppando motivi della fenomenologia di Husserl e dell'ontologia di Heidegger, ha concentrato la sua attenzione sulla portata filosofica dell'ermeneutica rivendicandone l'universalità. L'ermeneutica non può essere considerata in una prospettiva puramente metodologica perché il linguaggio non è affatto un semplice strumento del pensiero ma, al contrario, la sua dimensione portante o meglio l'orizzonte che ne anticipa il senso. Il problema dell'ermeneutica non è quindi qualcosa che possa riguardare soltanto le scienze dello spirito, come voleva certo storicismo, ma coinvolge ogni forma di pensiero, consentendo di superare l'astrattezza della coscienza storica come semplice ricostruzione del passato e al tempo stesso di evitare l'assolutezza della dialettica hegeliana perché da una prospettiva ermeneutica e dialogica non può mai sussistere la pretesa di attingere il senso totale della storia. Proprio per il suo carattere autenticamente dialettico e dialogico il linguaggio è infatti insieme infinito come lo spirito, e finito come ogni accadere storico; per questo l'interpretazione non è qualcosa di soggettivo bensì è lo sviluppo stesso della verità, ma di quell'unica verità possibile per l'uomo che scaturisce dalla continua fusione degli orizzonti linguistici come esplicitazione del "senso" del mondo e dell'esperienza. Questi temi hanno trovato soprattutto sviluppo nell'opera principale di G., Wahrheit und Methode, Tubinga 1960,19723 (trad. it. Milano 1972, con ampia bibl.), e inoltre in Le problème de la conscience historique, Lovanio 1963 (trad. it. Napoli 1969), nella raccolta Kleine Schriften, 3 voll. Tubinga 1967-72 e in Vernunft im zeitalter der Wissenschaft, Francoforte sul Meno 1976.

Bibl.: G. Vattimo, Estetica ed ermeneutica in H.G. Gadamer, in Poesia e ontologia, Milano 1967, pp. 167-82; R.E. Palmer, Hermeneutics, Evanston 1969, pp. 162-222; Autori vari, Hermeneutik und Ideologiekritik, Francoforte sul Meno 1971; F. Bianco, Filosofia linguaggio ed interpretazione nell'opera di H.G. Gadamer, in Storicismo ed ermeneutica, Roma 1974, pp. 179-268; V. Verra, Il problema della storia: H.G. Gadamer, in Autori vari, la filosofia dal '45 ad oggi, a cura di V. Verra, Torino 1976, pp. 59-69.

Vedi anche
ermeneutica Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.  filosofia  Le origini dell’ermeneutica risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso dei testi letterari (per es., i poemi omerici), sceverarne le parti autentiche da quelle ... estetica filosofia Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare artistico), la produzione e i prodotti dell’arte, il giudizio di gusto su di essi. I due significati ... Gianni Vàttimo Vàttimo, Gianni (propr. Gianteresio). - Filosofo e uomo politico italiano (n. Torino 1936). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni prospettiva filosofica (Il pensiero debole, in collab. con P.A. Rovatti, ... Richard Rorty Rorty ‹ròoti›, Richard. - Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo e sulla conversazione, volta non al conseguimento di improbabili verità ...
Tag
  • FRANCOFORTE SUL MENO
  • FILOSOFIA LINGUAGGIO
  • FENOMENOLOGIA
  • ERMENEUTICA
  • DIALETTICA
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    Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo aver conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburg nel 1929, fu professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e a Heidelberg dal 1949 al 1968. Socio straniero dei Lincei (1973). Dopo aver studiato soprattutto la dialettica ...
Vocabolario
georgiano¹
georgiano1 georgiano1 agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della Georgia, regione e repubblica del Caucaso merid. (situata sulla costa orientale del Mar Nero) già incorporata nell’URSS e, dal 1991, stato indipendente; lingua g. (o georgiano s. m.),...
georgiano²
georgiano2 georgiano2 (o giorgiano) agg. [dall’ingl. Georgian, der. di George «Giorgio»]. – Dell’epoca in cui regnavano in Inghilterra i re di nome Giorgio, e in partic. i primi tre (sec. 18°): letteratura g.; stile g., stile dell’architettura...
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