FOLZ, Hans
Medico e poeta, nato a Worms, morto prima del 1515. Ha una notevole importanza nella storia del Meistergesang, perché riuscì a far trionfare intorno al 1475, contro i rigidi sostenitori dell'antica maniera, la proposta di proclamare Meistersinger anche gl'inventori di "toni" nuovi.
La sua innovazione divenne presto norma nelle altre "scuole" della Germania, anzi fu estesa nel senso che potesse essere accolto fra i maestri cantori solo chi avesse composto un tono originale. Migliori delle sue poesie allegoriche araldiche o sacre (spec. in lode della Vergine), sono quelle di argomento profano. Egli è senza dubbio fra i maestri cantori del suo tempo l'unico temperamento personale. E caratteristici sono anche, pur nella loro grossolanità, nei loro motivi burleschi osceni, nella loro predilezione per invenzioni e aneddoti erotici e per giuochi di parole equivoci, i Fastnachtspiele (v.), nel qual genere è stato, insieme con Rosenplüt, il maggior precursore di Hans Sachs.
Ediz.: in Meisterlieder aus d. Münchner Original-Handschr., Q. 566 ecc., ed. A. L. Mayer e in Fastnachtspiele aus d. 15. Jahrh., Stoccarda 1858.
Bibl.: W. Stammler, Maistergesang, in Reallexikon d. deut. Lit.-Gesch., IV, p. 60 seg.; A. L. Mayer, Quellenstudien zu H. F., in Zeitschr. f. deut. Altert. u. deut. Lit., L, p. 314 segg.