DELBRÜCK, Hans
Storico, nato nell'isola di Rügen l'11 novembre 1848, morto a Berlino il 14 luglio 1929. Compiuti i suoi studî, fu incaricato dell'educazione del principe Valdemaro di Prussia, un figlio, morto poi in giovane età, del futuro imperatore Federico III. Nel 1881 conseguì la libera docenza all'università di Berlino, dove più tardi occupò la cattedra di storia universale. Dopo il suo primo grande lavoro, la biografia del maresciallo von Gneisenau (1880) e una serie di piccoli scritti, cominciò dal 1901 la pubblicazione di una vasta storia dell'arte militare (Geschichte der Kriegskunst, voll. 3,1901-1906). Il suo modo di studiare, vivificato da interessi attuali, apparisce anche nella sua Weltgeschichte (voll. 5,1925-29). Perciò egli si sentiva sempre attratto dalla politica e per alcuni anni fece parte del parlamento prussiano e dopo del Reichstag dell'Impero germanico. Direttore per molti anni dei Preitssische Jahrbücher, svolse una solida e fruttifera opera che trovò una larga eco fra le classi colte; e ciò soprattutto negli ultimi anni della guerra mondiale. Dopo l'armistizio e la pace di Versailles combatté l'affermazione della esclusiva colpa della Germania nello scoppio della guerra (Der Stand der Kriegsschuldfrage, 1924; Der Friede von Versailles, 1929). Il D. come storico ha reagito alla scuola filologica pura e ha vivificato la storia al contatto con la politica. Critico spregiudicato, avverso alle frasi fatte, alle interpretazioni convenzionali, ha avuto polemiche violentissime con gli storici ufficiali dello Stato maggiore. Ebbe vivissimo il senso dei grandi problemi storici e rinnovò dalle basi la storia dell'arte della guerra.
Bibl.: Schmidt, Molinski, Mette, H.D.: der Hist. und Politiker, Berlino 1928; F. Meinecke, in Nuova Riv. St., 1929, fasc. V, pp. 500-502.