Asperger, Hans
Pediatra austriaco (Vienna 1906 - ivi 1980). È stato prof. di pediatria nelle univ. di Vienna e di Innsbruck e direttore dell’associazione internazionale SOS Villaggi dei bambini di Hinterbühl.
Disturbo generalizzato dello sviluppo, descritto da A. nel 1943, all’incirca nel periodo in cui L. Kanner propose il termine autismo, ma riconosciuto solo negli anni Novanta del 20° secolo. Si considera facente parte dell’autismo primario. La sindrome di A. è caratterizzata da difficoltà qualitative nei rapporti sociali, comportamenti stereotipati e ripetitivi, esagerato livello di attenzione per determinati campi di interesse; non sono presenti disturbi del linguaggio. Gli individui affetti non hanno l’abilità di esprimere gli stati emotivi con gesti ed espressioni facciali, presentano un’intelligenza normale, o talvolta superiore alla norma, ma capacità d’interazione sociale nettamente inferiore, con difficoltà nella decodificazione dei segnali impliciti e nella percezione della realtà.