HANG-CHOW (A. T., 99-100)
Una delle più belle e grandi città della Cina, capitale della provincia del Che-kiang, sulla riva sinistra del fiume Tsien-tang, a 180 km. a SO. di Shanghai, a cui è collegata con una ferrovia; un'altra ferrovia la collega con Ning-po. Ha circa mezzo milione di ab.; fu capitale dell'antico stato di Yüeh nel sec. V a. C. Il suo periodo di maggior splendore fu durante la dinastia Sung, quando era capitale e aveva il nome di Lin-an. Marco Polo ne parla a lungo, chiamandola Chinsai o Quinsai.
Fu aperta al commercio nel 1895 col trattato di Shimonoseki. Fu devastata durante l'insurrezione dei Tai-ping nel 1861-1865. In Hang-chow ha termine il Canale Imperiale (Yün-ho). Il tratto di 300 km. tra Hang-chow e il Yang-tze kiang fu scavato tra il 605 e il 617 d. C. Numerosi ponti di pietra, a uno o più archi a tutto sesto, accrescono la bellezza del paesaggio. Una doppia diga, per oltre 200 km. lungo il mare, da Hang-chow fino a Shanghai (Wusung), costruita nel sec. VII d. C., protegge la fertile pianura che essa comprende, completamente irrigata da canali. Hang-chow, situata in fondo a una baia in forma d' imbuto, che da 100 km. alla bocca si restringe a 12 km. al vertice, durante gli equinozî offre uno spettacolo grandioso. Quando la marea sale, un'onda maestosa alta fino a 9 m., penetra nella baia.
Tra i più celebrati paesaggi della Cina sono quelli delle rive del lago Si-hu (si "occidente", hu "lago") a O. della città, con isole piene di padiglioni e di ville. Sulle rive e le colline circostanti, antichi conventi buddhisti, tombe di uomini celebri, tra cui famosa quella dell'eroe Yo Fei (sec. XII d. C.). Tra gli edifici più singolari. in un'isoletta collegata con le rive da una serie di ponti, costruiti nel sec. X d. C. da due famosi poeti, Po Chn-i e Su Tung-po, che governarono la città, era una grande biblioteca, Wen-lan-ko, i manoscritti della quale sono ora a Pechino.
La città è un grande centro di manifattura della seta, ha una zecca, un arsenale e un importante movimento commerciale. Le esportazioni, in milioni di tael delle dogane, furono 14,4 milioni nel 1928;15,7 mil. nel 1929. Le importazioni, 11,8 mil. nel 1928; 12,7 mil. nel 1929.
Bibl.: F. D. Cloud, Hongchow, the city of Heaven, Shanghai 1906.