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ḤAMDĀNIDI

di Francesco Gabrieli - Enciclopedia Italiana (1933)
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ḤAMDĀNIDI

Francesco Gabrieli

. Dinastia musulmana con tendenze sciite, che nel sec. IV dell'ègira (X d. C.) ebbe un breve ma brillante dominio in Mesopotamia e in Siria. Nel 292 èg. (904 d. C.), un Abū'l-Ḥaigiā' figlio di Ḥamdān, della tribù araba dei Banū Taghlib, fu dal califfo ‛abbāside al-Muktafī nominato governatore di Mossul e del territorio relativo. Un suo figlio, al-Ḥasan, col titolo onorifico di Nāṣir ad-dawlah (morto nel 358 èg., 968 d. C.) regnò come sovrano praticamente indipendente ed estese il suo potere su buona parte della Mesopotamia (Diyār Rabī‛ah, Diyār Muḍar); ma la figura più nota è il fratello minore di al-Ḥasan, ‛Alī detto Saif ad-dawlah, morto nel 356 èg. (967 d. C.), che nel 944 conquistò Aleppo agl'Ikhshīditi, facendone sua capitale dei dominî della Siria settentrionale, donde per più anni condusse con alterna vicenda sanguinose guerre contro i Bizantini. La corte ḥamdānide di Aleppo fu nel sec. X vivo centro di cultura e poesia (valente poeta fu anche il cavalleresco cugino di Saif ad-dawlah, Abū Firās). Ma con i discendenti di Saif ad-dawlah, Sa‛d ad-dawlah e Sa‛īd ad-dawlah, la potenza della dinastia declinò; i territorî del ramo siriano furono attorno al 1000 conquistati dai Fāṭimidi di Egitto, quelli del ramo mesopotamico dai Buwayhidi di Baghdād.

Bibl.: G. W. Freytag, Gesch. der Hamdaniden, in Zeitschr. d. deutschen morgenl. Gesellschaft, X (1836), pp. 432-09; XI (1857), pp. 177-252; M. Badruddin, Sayf addawlah and his time, Lahore 1931; E. de Zambaur, Manuel de généalogie et de chronologie pour l'hist. de l'Islam, Hannover 1927, p. 133.

Vedi anche
Mosul (o Mossul; ar. al-Mouṣil) Città dell’Iraq settentrionale (1.400.000 ab. ca. nel 2007), posta sulla destra del Tigri, circa 350 km a NO di Baghdad; capoluogo della provincia di Ninive. Circondata da una fertile regione agricola, i cui principali prodotti sono i cereali, la frutta (agrumi) e il bestiame, ... Aleppo (arabo Haleb) Città della Siria nord-occidentale (2.750.000 ab. nel 2006, considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del distretto di Halab, situata a 300 m s.l.m. a circa 40 km dai confini con la Turchia, al centro di un’ampia conca irrigata dal fiume Queiq. Mercato di prodotti alimentari ... al-Mutanabbī al-Mutanabbī. - Poeta arabo (al-Kūfa 915 - Baghdād 965); il suo vero nome era Aḥmad ibn al-Ḥusain. Poeta di corte, passò il suo periodo migliore ad Aleppo, presso l'emiro ḥamdanide Saif ad-Dawla, di cui celebrò le imprese contro i Bizantini. Fu poi anche al Cairo, alla corte dell'ikhshidita Kāfūr, e ... al-Muqtadir ‹al mùḳt-›. - Califfo abbaside (sec. 10º), regnò dal 908 al 932. Salì al trono con l'aiuto del generale eunuco Mu'nis, che eliminò il pretendente ibn al-Mu'tazz, e rimase praticamente arbitro dell'impero. Il periodo di al-M. segna una progressiva decadenza del califfato di Baghdād, col sorgere del rivale ...
Altri risultati per ḤAMDĀNIDI
  • Hamdanidi
    Dizionario di Storia (2010)
    Famiglia araba che, nel sec. 10°, formò due dinastie che ressero Mossul e Aleppo, nominalmente a nome del califfo abbaside. Il principale esponente degli H. fu Saif al-Dawla, principe di Aleppo dal 947 al 976, famoso per le sue fortunate campagne militari contro i bizantini e per il mecenatismo verso ...
  • Hamdànidi
    Enciclopedia on line
    Dinastia araba musulmana che regnò nel sec. 10º in Mesopotamia e in Siria. Trae il suo nome da un certo Ḥamdān ibn Ḥamdūn, della tribù dei Taghlib. Il suo maggior rappresentante è l'emiro Saif ad-Dawla, che, conquistata (944) Aleppo e la Siria settentrionale, fece della sua corte un centro di cultura ...
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