HALMAHERA ("la grande isola", o Djailolo, Gilolo; A.T., 93-94)
La più grande delle isole Molucche (v.) e la più settentrionale di esse dopo Morotai, che è, peraltro, una sua dipendenza. Il centro dell'isola è traversato dal 1° parallelo N. (l'Equatore ne taglia la parte meridionale) e dal 128° meridiano E. Ha una superficie di circa 18.000 kmq., ed è contornata da numerose isole minori, tra le quali la già citata Morotai a N. (1647 kmq.), Ternate (137 kmq.), Tidore (108 kmq.), Makjan (68 kmq.) e il gruppo di Batjan (2367 kmq.; giacimenti d'oro, rame e carbone) a O. e a SO.
Halmahera ha una forma che ricorda molto quella di Celebes: è costituita, cioè, da quattro penisole montuose strette e lunghe, tra le quali si aprono gli ampî golfi di Weda, Boeli e Kaoe. Movimenti di sommersione avvenuti, sembra, nel Pliocene, affondarono le parti meno elevate e diedero all'isola la forma attuale. L'imbasamento di Halmahera è formato da gabbri, peridotiti e serpentine; su queste rocce si adagia una spessa coltre di calcari mesozoici e di sedimentazioni terziarie (calcari, marne, arenarie, conglomerati) fortemente piegate, che sembrano collegare le penisole più meridionali alla Nuova Guinea. La maggior parte dell'isola è montuosa e coperta da grandi foreste (il clima è equatoriale, quindi con abbondantissime precipitazioni); numerosi sono i vulcani, tra i quali parecchi attivi, come il Gamkonora (1500 m.; violentissima eruzione nel 1673) nella parte settentrionale, e i vulcani delle isole Ternate (1380 m.; attivissimo, a tipo esplosivo), Tidore e Makjan.
La scarsa popolazione (poco più di 102.000 ab. nel 1920, 6 per kmq.) vive quasi tutta lungo le coste ed è formata da Malesi e da Alfuri (questi nell'interno). Vivono ad Halmahera pure alcune centinaia di Cinesi e di Arabi. La principale risorsa economica è data dalla coltivazione e dal commercio del garofano; colture notevoli sono pure quelle della canna da zucchero, del caffè, del cacao, de manghi e delle palme cocco. Djailolo è il porto principale dell'isola sulla costa occidentale; ma i traffici si concentrano soprattutto a Ternate (4000 ab. nel 1930), nell'isoletta omonima. Halmahera dal 1922 forma un distretto autonomo della residenza di Ternate. Per ulteriori notizie e bibl., v. molucche.