SPEGEL, Hakvin
Poeta e teologo svedese, nato a Rönneby il 14 maggio 1645, morto a Upsala il 17 aprile 1714. Vescovo di Skara nel 1685, poi di Linköping nel 1691, fu nominato nel 1711 arcivescovo della chiesa svedese.
Uomo di vasta cultura, fu un luterano ortodosso che ispirò la sua opera alla fermezza della sua fede religiosa. E si comprende come fra i salmisti tedeschi della Riforma sia stato P. Gerhardt quello a cui più s'ispirò nella sua opera lirica. Invece quando si propose di dare alla Svezia - nell'epoca delle aspirazioni svedesi ad essere "grande potenza" - anche il "grande poema", s'ispirò alla Semaine di G. du Bartas nella sua opera maggiore: Guds werk och hvila (Opere e riposo di Dio, 1685) e al Milton in Thet öpna Paradis (Il Paradiso aperto), Thet tilslutna Paradis (Il paradiso richiuso, 1705) e Thet återvundna Paradis (Il paradiso riconquistato, 1711). Catechista dalle formulazioni recise e precise, forte predicatore, dotto di letteratura e di storia, portò queste sue qualità anche nella sua opera poetica, e questa ne ricevette, a tratti, un impeto di eloquente pienezza, anche se, nell'insieme, il gusto classicheggiante, più che a schietta poesia, conduce lo S. soltanto a una bene elaborata e ornata letteratura didattica.
Bibl.: J. Helander, H. S., Stoccolma 1899. Cfr. anche il suo diario: H. S.s dagbok, ed. S. Hildebrand, ivi 1923.