Artista turco (seconda metà del sec. 15º). È ricordato dal cronista Khondemir, vissuto alla fine dell'epoca timuride e all'inizio dell'epoca Aq-Qoyūnlī, e quindi suo contemporaneo, per i suoi tentativi di impadronirsi della tecnica e dello stile della porcellana dipinta cinese, con risultati eccellenti nella pittura, e come autore di figure bizzarre e di scene strane. A lui è attribuito un gruppo di eccezionali miniature staccate, conservate nella biblioteca del Topkapı Saray a Costantinopoli, con impressionanti figure di viandanti, di cavalli, di demoni, in cui appare l'intima conoscenza dell'arte cinese e che costituiscono i più suggestivi monumenti di tutta la pittura turca.