Poetessa mistica fiamminga (fine sec. 12º - inizio 13º); visse, sembra, in uno di quei gruppi di feminae religiosae che hanno preceduto i veri e proprî beghinaggi. Negli scritti in prosa e in versi (Strophische Gedichten; Visionen; Brieven; le Rijmgedichten a lei attribuite sono di almeno una generazione più tarde), H. mostra una fine cultura, nutrita di spiritualità agostiniana e cisterciense e una intensa e pura esperienza mistica sentita come ascesa verso Cristo fino alla completa assimilazione a lui, in esaltazione e slancio verso l'amore (Minne) divino. La lirica di H., sebbene risulti talvolta oscura e riveli l'influsso della lirica amorosa cortese, ne fa una delle figure maggiori degli incipienti volgari europei, la più grande della letteratura thiois; importanti i suoi componimenti in prosa.