Scrittore ungherese (Rácegrespuszta 1902 - Budapest 1983), autore di libri di poesia (Nehéz föld "Terra pesante", 1928; Három öreg "Tre vecchi", 1932; Összegyűjtött versei "Raccolta di poesie", 1940; Összes verse "Tutte le poesie", 1947; Válogatott versei "Poesie scelte", 1952; Kézfogások "Strette di mano", 1956; Új versek "Poesie nuove", 1961; Dőlt vitorla "Vela piegata", 1965), di romanzi (Petőfi, 1936, trad. it. 1960; Hunok Párizsban "Unni a Parigi", 1946), di drammi (Ozorai példa "L'esempio di Ozora", 1952; Fáklyaláng "Fiamma di fiaccola", 1953; Dózsa György, 1956; Másokért egyedül "Per altri da solo", 1963; Testvérek "Fratelli", 1972) e di numerosi saggi (Puszták népe "Gente delle fattorie", 1936; Csizma az asztalon "Stivali sul tavolo", 1941; ecc.). La sua opera letteraria, che trae origine e tono dall'ambiente contadino, si leva ad alti valori di poesia. I. è stato una delle figure più rappresentative del mondo letterario ungherese.