BENCZÚR, Gyula
Pittore ungherese, nato il 28 gennaio 1844 a Nyiregyháza, morto il 16 giugno 1920 a Dolány. Allievo prima a Kassa (ora Košice) dei fratelli Béla e Francesco Klimkovics, studiò dal 1861 nell'Accademia di Monaco, dove nel 1865 entrò nella scuola del Piloty, rimanendovi fino al 1869. Nel 1876 divenne professore della stessa accademia, quindi dal 1883 fino alla morte fu professore e direttore della Scuola magistrale d'arte a Budapest, la quale fu fondata come istituto di perfezionamento presso l'Accademia di belle arti, appunto per assicurare l'attività del B. in patria. Egli, uscito dalla scuola di Monaco, per virtù degli studî da lui condotti sul Rubens e sui grandi pittori veneziani, in ispecie sul Veronese e sul Tiepolo, superò presto il suo maestro Piloty nella larghezza del disegno, nello splendore del colore, nella vivacità della composizione e nel ricco effetto decorativo. Influì molto sulla pittura ungherese dell'ultimo quarto del sec. XIX e ancora nei primi due decennî del sec. XX fu considerato caposcuola dei pittori conservatori. Egli appare, in fin dei conti, come un tardo romantico, ma nel suo stile largo e brillante, spontaneo e originale, sempre grandioso nella messa in scena, non appariscono i segni di nessuna decadenza passatista. Pittore ufficiale, esercitò la sua attività in un campo assai vasto, che si estese dalla pittura di storia a quella sacra, dalla mitologia al quadro di genere e al ritratto. Si distinse prima con grandi composizioni ispirate dalla storia patria, nelle quali seppe esprimere, senza falsa retorica, il sentimento della fierezza nazionale (Addio di Ladislao Hunyadi, 1868; Cattura di Francesco II Rákoczi, 1871; Battesimo di Santo Stefano, re d'Ungheria, 1875). In questo genere eccelse anche più tardi, come nel suo capolavoro, la Ripresa di Buda, con la figura di Eugenio di Savoia (Museo civico di Budapest, 1896), e nella sua più grande tela, dove raffigurò l'omaggio del parlamento ungherese dinanzi al re in occasione delle feste millenarie, ritraendovi in sfarzosi costumi nazionali i più illustri personaggi dell'Ungheria di Francesco Giuseppe (Budapest, Museo di belle arti, 1909). Disegnatore ricco e facile, eseguì illustrazioni per l'edizione nazionale delle poesie del Petöfi, per quelle dello Schiller, ecc. Il suo autoritratto (1873) si trova nella galleria degli Uffizî. I suoi allievi e altri pittori ungheresi fondarono dopo la sua morte, nel 1921, col suo nome, una società (Benczúr-Társaság).
Bibl.: K. Lyka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III.