Generale (Temesvár 1820 - Budapest 1892). Durante la rivoluzione ungherese del 1849, come generale comandante di un corpo d'armata ebbe parte importante nelle vittorie di Kápolna, Nagy Sarló e Komárom e nella difesa di questa città. Cooperò con Cavour, fra il 1859 e il 1861, a tentativi insurrezionali nei Balcani e alla formazione della legione ungherese in Italia: non approvò invece l'appello rivolto nel 1862 da Garibaldi all'Ungheria perché insorgesse, stimando inopportuno il momento prescelto; ma un anno più tardi, e sino al 1866, d'intesa con Kossuth, Türr, ecc., si adoperò per avviare piani di insurrezione nei Balcani e in Ungheria in connessione con sbarchi garibaldini; dopo Custoza e Lissa si trasferì in Prussia dove fu incaricato da Bismarck di formare in Slesia una legione ungherese, che il cancelliere concepiva come mezzo per piegare l'Austria alla pace e che infatti ebbe solo un primo inizio di attività; amnistiato, dopo la sconfitta, dal governo austriaco, K. rientrò in Ungheria, dove dal 1876 fu deputato per il partito di F. Deák. Dal 1877 riorganizzò l'esercito nella Turchia ottomana. Pubblicò varî volumi di memorie e di storia militare dell'Ottocento.