GUTTO (lat. guttus, derivato gutturnium; da gutta "goccia")
Vaso usato nell'antichità sia per profumi e olî nei sacrifici o nelle palestre, sia per il vino e l'acqua da versare sulle mani dei commensali a banchetto finito. Dovevano avere collo lungo e stretto, da cui il liquido usciva goccia a goccia, onde il nome: potevano essere d'argilla, di metallo, di legno o di corno.
Oggi, ma per convenzione, si dà questo nome a un piccolo vaso, frequente nella ceramica calena, e di forma singolare: corpo discoidale, chiuso, con becco quasi verticale, molto lungo, ora aperto ora con chiusura a traforo e piccola ansa ad anello. Il disco superiore del corpo ha di solito una decorazione a rilievo. È dubbio l'uso: forse serviva per olî e profumi, ma secondo alcuni anche come lucerna. V. caleni, vasi.