Gutierrez, Gustavo
Teologo peruviano (n. Lima 1928). Fu l’iniziatore della teologia della liberazione; studiò a Lima, poi in Cile, a Lovanio e Lione e fu ordinato sacerdote nel 1959. Sensibile al problema dell’enorme diffusione della povertà, G. iniziò a elaborare una teologia che potesse dare una speranza di redenzione ai popoli latino-americani oppressi dalla miseria, dall’ingiustizia, dalla disuguaglianza sociale. Dopo La pastoral de la Iglesia en América Latina (1968) e Hacia una teología de la liberación (1969), ha pubblicato la sua opera principale, Teología de la liberación (1971; trad. it. Teologia della liberazione: prospettive), che ha avuto risonanza mondiale, dando inizio a una nuova frontiera teologica ed ecclesiale. Tra le altre opere: La fuerza histórica de los pobres (1979; trad. it. La forza storica dei poveri); Beber en su propio pozo: en el itinerario espiritual de un pueblo (1983; trad. it. Bere al proprio pozzo: l’itinerario spirituale di un popolo); Hablar de Dios desde el sufrimento del inocente (1986; trad. it. Parlare di Dio a partire dalla sofferenza dell’innocente); Dios o el oro en las Indias (1989; trad. it. Dio o l’oro: il cammino di liberazione di Bartolomé de Las Casas). Contrapponendosi all’accademismo della teologia europea, la teologia della liberazione si propone non tanto la comprensione delle verità di fede, quanto piuttosto l’enucleazione, mediante un’opportuna ermeneutica della prassi, della loro valenza «prassica» e trasformatrice delle condizioni, soprattutto socioeconomiche, di dipendenza e di sottosviluppo, dei popoli latino-americani. Tuttavia, per G. la liberazione non è soltanto di natura socioeconomica, ma anche spirituale, dal momento che vi è grande armonia e reciprocità tra spiritualità e azione. La teologia, pertanto, segue necessariamente l’azione e si costruisce partendo da essa e in stretto contatto con essa, perché soltanto nella prospettiva dell’azione è possibile recuperare l’autenticità della dimensione di fede.