LANSON, Gustave
Filologo e critico francese, nato a Orléans nel 1857. Professore di retorica a Tolosa, in seguito nei licei di Parigi, titolare di letteratura francese alla Sorbona, dal 1919 direttore dell'École normale supérieure.
Il L. distingue "critica" e "storia letteraria" sostenendo che soltanto questa può essere insegnata nelle scuole superiori, in quanto procede secondo un metodo scientificamente positivo, mentre la critica, di cui la storia letteraria è per altro il necessario fondamento, dipende unicamente dal gusto, che non s'insegna. Sostanzialmente, è la distinzione che un tempo si faceva in Italia tra "critica storica" e "critica estetica". Non v'è dubbio che l'insegnamento del L. ha dato abitudini di grande rigore scientifico agli studiosi di storia letteraria usciti dalle università francesi. Grande diffusione ha la sua Histoire de la littérature française, non meno notevole per la precisa e larga informazione che per la visione personale che vi si riconosce così nelle linee maestre del quadro come nei giudizî singoli.
Opere principali del L. (e tutte edite a Parigi) sono: Nivelle de la Chaussée et la comédie larmoyante (1888); Bossuet (1890); Boileau (1892); Corneille (1898); Manuel bibliographique de la littérature française moderne (1ª ediz. completa, 1913); L'art de la prose (1908); Voltaire (1906); Esquisse d'une histoire de la tragédie française (1920).; Études d'histoire littéraire (1930); edizioni critiche delle Lettres philosophiques di Voltaire (1909) e delle Méditations di Lamartine (1915).
Bibl.: Mélanges offerts à G. L., con bibl., Parigi 1922.