Scrittore francese (Metz 1859 - Parigi 1936). Trasferitosi a Parigi fin dal 1870, debuttò giovanissimo nella vita letteraria. Dopo un soggiorno in Africa, fondò insieme con J. Moréas le riviste d'avanguardia La vogue e Le symboliste. Dal 1888 fu direttore della Revue indépendante, poi giornalista al Mercure de France. Ebbe parte notevole nel movimento simbolista, di cui ripercorse i momenti salienti (Symbolistes et décadentes, 1902; Les origines du symbolisme, 1936), e fu uno dei primi a rivelare l'arte di P. Verlaine. Fu anche il primo teorico del verso libero, da lui sistematicamente usato nella raccolta Les palais nomades (1887). Artista sensibile e raffinato, abbondò di parole rare, e d'immagini e metafore attinte particolarmente dall'Oriente. Dopo la poesia (Chansons d'amant, 1891; Domaine de fées, 1895; Le livre d'images, 1897), si dedicò al romanzo (Fleurs de la passion, 1900; L'adultère sentimental, 1902) e anche agli scritti d'arte (Boucher, 1905; Fragonard, 1906; Rodin, 1906).