RÜMELIN, Gustav
Uomo di stato, statistico e sociologo, nato a Ravensburg il 26 marzo 1815, morto a Tubinga il 28 ottobre 1888. Studiò teologia e divenne nel 1845 rettore a Nu̇rtingen. Membro dell'assemblea nazionale di Francoforte nel 1848-49, nel 1852 entrò a far parte del Landtag, dal 1854 al 1861 fu a capo del Ministero dei culti del Württenberg e attuò in quegli anni una riforma liberale delle scuole popolari. Nel 1867 fu abilitato all'insegnamento della statistica e della filosofia all'università di Tubinga e nel 1870 fu nominato cancelliere della stessa università.
Fu uno dei più autorevoli uomini politici del tempo di Bismarck e uno dei più validi appoggi che la politica interna di quest'ultimo abbia avuto tra i Tedeschi del sud.
La sua attività di scienziato e di scrittore è grande e varia. Gli studî di Kulturpolitik e di Kulturphilosophie sono assai importanti per la storia del suo tempo; notevoli quelli, che espongono la sua dottrina sociale. Nel tempo stesso diede nuovi metodi alla statistica e si occupò di storia della letteratura.
Le sue opere principali sono raccolte sotto il titolo Reden und Aufsätze (voll. 3, Friburgo in B. 1875-94). Ricordiamo inoltre: Aus der Paulskirche. Berichte an den schwäbischen Merkur aus den Jahren 1848-49 (a cura di H. R. Schäfer, Stoccarda 1892) e Kanzlerreden (1907).
Bibl.: G. Schmoller, G. R., in Charackterbilder, Monaco 1913; M. Rümelin, G. R., Erinnerungen an meinen Vater, Tubinga 1927.