Artista di origine polacca (Norimberga 1926 - Londra 2017), rifugiato in Gran Bretagna dal 1939. Tra i primi a teorizzare e praticare la distruzione nell'arte, o l'arte autodistruttiva, ha organizzato happenings, conferenze e simposî; ha elaborato opere con tessuti sintetici e acidi corrodenti e progetti di grandi sculture autodistruggentisi per effetto della corrosione prodotta dall'atmosfera industriale o per mezzo di meccanismi controllati da computer. Gli ultimi lavori (Eichmann and the angel, 2005; In memoriam, 2006) riflettono sul valore della storia, soffermandosi sul significato dell'Olocausto.