Poeta svedese (Alster 1860 - Stoccolma 1911). Il più romantico della generazione del Novanta; imitatore di Heine, traduttore di Burnes, di Byron e di Shelley, condusse un'esistenza solitaria e penosa sempre minata dalla follia. La sua produzione è compresa nel giro di un decennio: Guitarr och dragharmonika ("Chitarra e fisarmonica", 1891); Nya dikter ("Nuove poesie", 1894); Stänk och flikar ("Spruzzi e brandelli", 1896); Räggler och paschaser ("Storielle e aneddoti", 1895-97); Nytt och gammalt ("Nuovo e vecchio", 1897); Gralstänk ("Spruzzi del Gral", 1898). Non i temi solenni ispirano il genio di F., patetico e ironico a un tempo, ma la materia umile della piccola provincia värmlandese: tristezze e gioie di povera gente, leggende e superstizioni, rapidi scorci di paesaggio; ma dietro l'intonazione popolareggiante si avverte sempre l'estrema raffinatezza dell'artista.