FRITSCH, Gustav
Naturalista, viaggiatore, antropologo, nato a Cottbus il 5 marzo 1838, morto a Berlino il 12 giugno 1927. Studiò a Berlino, a Breslavia e a Heidelberg; dal 1863 al 1866 viaggiò nell'Africa del Sud facendo osservazioni zoologiche e antropologiche (sui Cafri, i Beciuana, gli Ottentotti); nel 1868 studiò ad Aden un'eclisse totale di sole e partecipò quindi alle ricerche archeologiche d'una spedizione nell'Egitto superiore; nel 1874, a Ispahan in Persia, prese parte a osservazioni astronomiche su Venere; nel 1881-82 viaggiò sulle coste orientali del Mediterraneo per studiare i pesci elettrici; nel 1904-05 studiò in un lungo viaggio le più importanti razze umane. Fu nel 1867 assistente d'anatomia a Berlino, nel 1874 direttore della sezione d'istologia nell'istituto di fisiologia; nel 1900 fu nominato professore onorario. Applicò nuovi metodi ottici all'esame microscopico (microfotografia, condensatore di Abbe). Ma particolarmente importanti sono le ricerche, eseguite insieme con E. Hitzig, sugli effetti della stimolazione elettrica della corteccia cerebrale che, sconvolgendo le fantastiche concezioni della frenologia (v.), segnarono il primo passo allo studio sperimentale delle localizzazioni cerebrali.
Delle sue opere ricordiamo: Drei Jahre in Südafrika, Breslavia 1868; Die Eingeborenen Südafrikas, Breslavia 1873; Die elektrischen Fische, Berlino 1887-90; Unsere Körperform, ecc., Stoccarda 1893: Über Bau und Bedeutung der Area centralis des Menschen, Berlino 1908; Das Haupthoar des Menschen, Berlino 1912-15.