GUNN, Thomson William, detto Thom (App. IV, ii, p. 126)
Poeta inglese. Stabilitosi dal 1954 a San Francisco, si è perfettamente integrato nell'originale 'contro-cultura' della città californiana, pur preservando il ricco patrimonio culturale d'origine. B. Jonson e J. Donne restano suoi maestri accanto a E. Pound, W.C. Williams e Y. Winters. Cercando modi di espressione liberatori, ha trovato nel metro sillabico lo strumento per approdare al verso libero. Sorretta sempre da un notevole rigore formale, la poesia di G. raggiunge nei suoi esiti migliori un nitore e una precisione di segno non comune. Numerosi i riconoscimenti ufficiali ricevuti (dal Levinson prize, 1955, al Guggenheim fellowship, 1971, al Forward prize, 1992).
Dalle poesie giovanili - spesso accostate dalla critica a quelle di T. Hughes - dove in un mondo di violenza e volontarismo il movimento fine a se stesso (i giovani motociclisti americani della poesia On the move, 1957) diveniva l'unica opportunità offerta all'individuo, G. è venuto maturando una coscienza poetica del tutto originale, dove veicolo di pensiero è la sensazione, e il sentire stesso è un momento dell'apprendere. Terreno rischioso, che G. domina con la forza del ritmo poetico. In quest'ottica va vista anche la sua personale esperienza con gli allucinogeni, cui si ispira la quinta raccolta di poesie, Moly (1971).
Il mondo della quotidianità, da cui G. trae le 'occasioni' della sua poesia, è sempre più il mondo dell'istinto e dei sensi, veicoli di conoscenza e di sentimento, descritti con meraviglia e innocenza. Dopo Jack Straw's castle (1975) e The passages of joy (1982), che contengono alcune delle migliori composizioni in versi liberi, G. ha pubblicato The man with night sweats (1992), in cui, accanto ai temi dell'amore, dell'amicizia e del degrado urbano, spicca quello dell'epidemia di AIDS che ha colpito la comunità gay di San Francisco: G. avvicina, senza esaltazioni né consolazioni, le limitate realtà individuali colpite da un destino di morte precoce e trasforma gesti e sensazioni in forma durevole di classica bellezza.
G. ha raccolto le sue poesie in Selected poems 1950-1975 (1979) e in Collected poems (1993). Tra le altre pubblicazioni: The occasions of poetry. Essays in criticism and autobiography (1982); Shelf life. Essays, memoirs and an interview (1993). In italiano sono state pubblicate due raccolte: I miei tristi capitani e altre poesie (1968) e Tatto (1979).
Bibl.: A.N. Bold, Gunn & Hughes: Thom Gunn and Ted Hughes, New York 1976; L. De Michelis, La poesia di Thom Gunn, Firenze 1978; Thom Gunn: a bibliography 1940-1978, ed. J.W.C. Hagstrom, G. Bixby, London 1979 (aggiornata con il titolo Emendations to: Thom Gunn, a bibliography 1940-1978, in Bulletin of bibliography, september and december 1992, june and december 1993, march 1994); I. Ruckert, The touch of sympathy, Philip Larkin und Thom Gunn: zwei Beiträge zur englischen Gegenwartsdichtung, Heidelberg 1982; Three contemporary poets: Thom Gunn, Ted Hughes and R.S. Thomas, ed. A.E. Dyson, London 1990; H. Haughton, An unlimited embrace, in Times literary supplement, 1 may 1992; G. Maxwell, How late they start to shine!, in Times literary supplement, 18 march 1994.