GUIOT de Provins
Poeta francese, vissuto a cavaliere dei secoli XII-XIII. È autore di cinque liriche, scritte in gioventù, e di un'opera in versi assai importante per la storia del costume, la Bible, composta intorno al 1200, assai celebre nel Medioevo.
G. la scrisse quand'era monaco benedettino nel chiostro di Cluny. Molto aveva viaggiato; molto aveva veduto; e la Bible rappresenta il frutto delle sue varie esperienze. Vi si parla di un uomo, che, come un avventuriero, dopo molteplici vicende finisce in un monastero. Il poema sembra in qualche punto un'autobiografia. Tutta la società contemporanea vi è passata in rassegna con palese intento satirico. Vi sono allusioni interessanti ad avvenimenti, usanze e uomini del tempo. Il poema in alcuni punti è dilettevole e divertente, scritto con brio, in una lingua limpida e viva. Si è voluto identificare con G. quel "Kiot" provenzale, che Wolfram von Eschenbach registra fra le fonti del suo Parzival, il quale dipende per gran parte dal Perceval di Chrétien de Troyes (v. gral, san). Wolfram avrebbe scambiato "Provins" con "Provenza" e avrebbe fatto un provenzale di un poeta francese. Ma di un poema sul San Gral scritto dal nostro G. non si hanno tracce: tuttavia l'ipotesi è stata ripresa di recente, mentre altri ha supposto che autore del poema perduto, utilizzato da Wolfram, sia stato un certo Wiot, un giullare del sec. XII, di cui si sa che scrisse alcuni miracoli della Vergine.
Bibl.: A. Baudler, G. de P., diss., Halle 1902; J. Orr, Les øuvres de G. de P., Manchester 1915; sulla questione di "Kiot", oltre al Wechssler, Die Sage vom heiligen Gral, Halle 1898; A. Schreiber, Kyot u. Crestien, in Zeitsch. f. rom. Phil., XLVIII (1928); M. Wilmotte, Le poème du Gral, Parigi 1930.