GUINIGI
. Famiglia magnatizia lucchese di cui si ricercò l'origine nella terra di Guines in Piccardia; ma il cui nome meglio sembra derivare da un Winitio, ricordato nei documenti del secolo X. In Lucca, ove ebbero palagi, corte, torre e loggia, costituirono una forte e numerosa consorteria di parte bianca, che fu nel 1308 bandita all'avvento della fazione nera, come appartenente alla cerna potentium. Ritornati in città, investirono la ricchezza fondiaria nei traffici della seta, fondando una potente compagnia commerciale ch'ebbe il banco in Francia, in Fiandra e in Inghilterra.
Francesco di Lazzaro fu banchiere della Camera apostolica durante il pontificato di Gregorio XI, e per la parte avuta nel rivendicare e difendere la libertà di Lucca, soggetta a Pisa fino al 1369, fu salutato alla sua morte (5 giugno 1384) padre della patria. Lazzaro di Francesco consolidò la potenza politica della sua casa contro gli emuli Forteguerra, abbattendoli il 12 maggio 1392; ma perì in una congiura domestica il 15 febbraio 1400. Michele di Lazzaro, mercante e banchiere, collettore per Urbano VI delle decime in Inghilterra e riscuotitore dei censi nel reame di Napoli, fu cultore degli studî rinascenti e scambiò lettere e poesie con Franco Sacchetti.
Bibl.: B. Beverini, Elogi di uomini illustri di Casa Guinigi, Lucca 1868-1873; T. Del Carlo, Francesco Guinigi, in Studi storici lucchesi, Lucca 1886; C. Minutoli, I Guinigi e i Forteguerra, in Frammenti di storia lucchese, Lucca 1878. L'archivio domestico dei conti Guinigi fu depositato nel R. Arch. di stato in Lucca nel 1903. Cfr. L. Fumi, Nuovi aumenti al R. Arch. di Stato in Lucca, in G. Mazzatinti, Gli Archivi della storia d'Italia, IV, Rocca S. Casciano 1904.