GUILLAUME Le Clerc de Normandie
Poeta francese del sec. XIII. Pentito d'avere composto, da giovane, versi su "pazze e vane materie", scrisse, in età matura, poesie morali e religiose.
Tra queste sono notevoli Le bestiaire divin (ed. di R. Reinsch, Lipsia 1890) e Le besant de Dieu (ed. di E. Martin, Halle 1869). Nella prima (scritta nel 1211) egli enumera le "proprietà", spesso immaginarie, d'un gran numero d'animali e ne dà un'interpretazione mistica e allegorica; nella seconda (scritta negli anni 1226-27) dimostra che tutti fanno un cattivo uso del talento (besant) da Dio affidato a loro secondo la parabola evangelica: l'opera, fondata sul De miseria humanae conditionis d'Innocenzo III, è una descrizione satirica dei varî ceti della società feudale.
Bibl.: Ch. V. Langlois, La vie en France au moyen âge de la fin du XIIe siècle au milieu du XIVe d'après les moralistes du temps, Parigi 1925, pp. 107-12.