DUBOIS, Guillaume
Cardinale e uomo politico francese. Nacque a Brive la Gaillarde, il 6 settembre 1656, da famiglia borghese modesta. Ciovanetto, fu inviato a Parigi da protettori generosi, studiò nel collegio Saint-Michel e, avviatosi per la carriera ecclesiastica, si arrestò alla tonsura. Visse per alcuni anni facendo il precettore in varie famiglie nobili; nel 1683 fu nominato sottoprecettore, e alcuni anni dopo precettore, del duca di Chartres, il futuro duca d'Orléans e reggente, di cui seppe guadagnarsi la fiducia, che riuscì a conservare fino alla morte. Seppe, ad esempio, secondare il desiderio di Luigi XIV e ottenere che il duca sposasse, contrastando la volontà dei parenti, la sua figlia illegittima Francesca Maria di Blois. Suo programma era farsi strada senza scrupoli e vide giunto il momento opportuno quando, morto Luigi XIV, il duca di Orléans diventò reggente per il piccolo Luigi XV. Il D. diventò il braccio destro della politica della Reggenza anglofila e antispagnola. Dopo essere stato segretamente a Londra a tastare terreno, si recò all'Aia, dove, col ministro inglese Stanhope, già prima conosciuto, gettò le basi della Triplice Alleanza, con l'adesione dell'Olanda (gennaio 1717). Prima consigliere di stato, poi consigliere degli affari esteri, si recò nel 1717 a Londra per sviluppare quella politica antispagnola che trionfò con la caduta del cardinale Alberoni. Da questo momento cercò di attirare a sé il re di Spagna Filippo V e fondò la sua politica riconciliatrice su alcuni impegni matrimoniali. Coronò così il suo edificio, firmando la quadruplice alleanza (1718) che assicurò la pace europea. La Spagna immobilizzata rimaneva legata al primato francese. Ma il D. si serviva dei suoi trionfi diplomatici per soddisfare la sua infinita vanità d'essere il Richelieu redivivo, e riuscì nel 1721 a ottenere il cappello cardinalizio da Innocenzo XIII che non seppe resistere alle insistenze fattegli dalla corte di Francia. Poco innanzi al cardinalato aveva ricevuto gli ordini sacri (1720) ed era perfino riuscito a farsi eleggere arcivescovo di Cambrai. Nel 1722 trionfò ottenendo dal reggente la nomina a primo ministro, carica che conservò sino alla morte, avvenuta il 10 agosto 1723. Il D. fu in vita argomento di satire e critiche per la sua ambizione e mancanza di scrupoli; ma la sua abilità diplomatica fu certo utile alla Francia. Col D. ebbe grande sviluppo la diplomazia segreta, operante parallelamente e spesso in contrasto a quella ufficiale.
Bibl.: A. Seilhac, L'abbé Dubois, Parigi 1862; L Wiesener, Le Régent, l'abbé Dubois et les Anglais, Parigi 1891; P. Bliart, Dubois cardinal et premier ministre, Parigi 1901; A. Baudrillart, Philippe V et la cour de France, voll. 2, Parigi 1890; Ch. P. Duclos, Mémoires secrets sur les règnes de Louis XIV et de Louis XV, Parigi 1864; A. Legrelle, La diplomatie française et la succession d'Espagne,Parigi 1888-1892; E. Bourgeois, La diplomatie secrète au XVIIIe siècle, specialmente vol. II: Le Secret du Régent et la politique de l'abbé Dubois, Parigi 1909; H. Leclercq, Histoire de la régence pendant la minorité de Louis XV, voll. 3, Parigi 1921-22.