MILANESI, Guido
Scrittore, nato a Roma il 10 dicembre 1875. Entrato a tredici anni nella R. Marina, percorse i varî gradi della carriera sino a quello di ammiraglio. Si distinse particolarmente nella guerra italo-turca, durante la quale riuscì a tagliare i cavi sottomarini turchi nei Dardanelli. Meritò due medaglie d'argento al valore. Come scrittore, dai continui viaggi ha tratto l'amore dell'avventura, del romanzesco, delle terre ignote, e, insieme, l'abito a studiare costumi e indoli dei popoli e degli uomini.
I suoi numerosi romanzi e racconti, avidamente letti dalla gioventù, specialmente dopo la guerra italo-austriaca, sono, difatti, pieni di vita, percorsi da un senso sano, talvolta eroico, dell'esistenza, e, insieme, allietati da una festevolezza che va dall'arguzia alla risata piena. Ai pregi generali dell'invenzione non sempre, però, risponde la bontà della lingua e dello stile, che, per voler essere familiare e popolaresco, cade talora nello sciatto e nell'improprio. Comunque il M. ha il merito di avere coi suoi scritti sempre più acceso l'amore della vita marinaresca e di aver esaltato gli eroismi noti e occulti della marina italiana da guerra. Cfr. di lui: Thàlatta (Milano 1910); Nomadi (ivi 1912); Anthy (ivi 1913); Asterie (Firenze 1913); Nella scia (Milano 1914); Mar sanguigno (ivi 1918); La voce del fondo (ivi 1919); Eva marina (ivi 1919); L'àncora divelta (ivi 1922); Figlia di re (Roma 1924); Cuccioli spersi (ivi 1924); I palpiti della terra (ivi 1925); L'àncora d'oro (Milano 1925); La sperduta d'Allah (Roma 1926); Le aquile (Milano 1927); Il Decameroncino del Cacciatorpediniere Enea (ivi 1926); Quando la Terra era grande (ivi 1927); Jane la meticcia (ivi 1928); La bianca croce (Roma 1928); Fiamme dell'ara (Milano 1929); Kaddish (Roma 1930); L'inferno d'acqua (ivi 1930); Silenzio (ivi 1931); Veni Ay (Milano 1934); Addio, principessa (ivi 1935).