MELLI, Guido.
– Nacque il 14 maggio 1900 a Ferrara da Vittorio e da Regina Levi, in una famiglia israelita. Dopo gli studi secondari, si iscrisse nell’anno accademico 1917-18 alla facoltà di medicina e chirurgia di Ferrara. Trasferitosi nel terzo anno di corso presso l’Università di Firenze, fu allievo interno nell’istituto di patologia speciale medica e metodologia clinica diretto da C. Frugoni, dove il 17 luglio 1923 si laureò a pieni voti e con lode discutendo una tesi sperimentale sull’urobilinuria.
Assolti gli obblighi di leva e confermato nell’organico dell’istituto fiorentino come medico interno, tra il 1924 e il 1925 fu a Berlino, presso il Pathologische Institut der Charité, dove, sotto la guida di P. Rona, si dedicò allo studio della chimica fisiologica. Assistente incaricato di Frugoni dalla fine del 1925, seguì poi il maestro nei suoi trasferimenti alla direzione della cattedra di clinica medica di Padova nel 1927 e di quella di Roma nel 1931 dapprima in qualità di medico coadiutore, poi ancora di assistente incaricato, quindi di aiuto incaricato; nell’ateneo capitolino il 13 febbr. 1931 conseguì la libera docenza in clinica medica.
I numerosi studi condotti dal M. in questo periodo ne riflettono gli interessi per la clinica medica generale e in modo particolare per la chimica fisiologica, soprattutto nei primi anni di attività, e per l’allergologia. Tra i più significativi si ricordano: Beitrag zur Frage der Ionenverteilung im Blutserum, III, in Biochemische Zeitschrift, CLXVI (1925-26), pp. 242-250, in collaborazione con P. Rona; La tecnica della determinazione del ricambio respiratorio. Un nuovo semplice apparecchio, in Arch. di patologia e clinica medica, VI (1927), pp. 119-136; La genesi degli essudati e trasudati, ibid., pp. 489-515; Il dosaggio del calcio nel sangue. Un nuovo micrometodo, in Il Policlinico, sezione medica, XXXIV (1927), pp. 517-536; Osservazioni e ricerche sull’ipersensibilità con particolare riguardo all’asma bronchiale, Padova 1927, in collaborazione con C. Frugoni; Osservazioni e ricerche sull’ipersensibilità con particolare riguardo all’asma bronchiale; considerazioni intorno alle cuti-reazioni, in La Riforma medica, XLIV (1928), pp. 146-152; Osservazioni e ricerche...: valore della via di introduzione dell’anafilattogeno, ibid., pp. 582-586; Esiste una lipasi gastrica?, in Folia clinica, chimica et microscopica, III (1928), pp. 169-190, in collaborazione con M. Radici; Ricerche sull’urobilinuria e sull’ipertensione portale, in Il Policlinico, sezione medica, XXXVI (1929), pp. 601-625; Edema angioneurotico di Quinke e trofoedema cronico di Meige, in Minerva medica, XXI (1930), 1, pp. 723-737; Klinische Beobachtung über des Asthma bronchiale, in Seuchenbekämpfung, VII (1930), pp. 177-197; Ricerche chimiche sul ricambio dell’acido urico, in Giorn. medico dell’Alto Adige, II (1930), pp. 738-751, in collaborazione con P. Stefanutti; Ricerche chimiche sull’edema polmonare acuto umano e sperimentale, in Il Policlinico, sezione medica, XXXVIII (1931), pp. 417-434, in collaborazione con M. Pisa; Sulla possibilità di suscitare sindromi di anafilassi attiva locale, ibid., pp. 556-577; Ricerche sull’emoglobina in condizioni fisiologiche e patologiche, in Minerva medica, XXII (1931), 2, pp. 845-856, in collaborazione con F. Cantarutti; L’allergia dell’apparato digerente, in Arch. italiano di malattie dell’apparato digerente, I (1931), pp. 3-24.
Grazie alla copiosa produzione scientifica, il M. potè avviarsi presto a una brillante carriera accademica: dopo essere stato incluso nella terna dei vincitori, nel 1935 assunse la direzione della cattedra e dell’istituto di clinica medica generale dell’Università di Parma come professore straordinario di patologia speciale medica. Divenuto ordinario nel 1938, ne esercitò le funzioni solo per pochi mesi, poiché, in seguito all’entrata in vigore del decreto legge n. 1390 del 5 sett. 1938, che ordinava l’espulsione dei docenti e degli studenti ebrei dalle scuole italiane, fu allontanato dall’Università.
Aveva potuto pubblicare, tuttavia, diversi altri lavori di indiscussa importanza, tra i quali: Epato-splenomegalia con ittero, in Il Policlinico, sezione medica, XL (1933), pp. 69-127; Il bilancio del calcio e del fosforo nella iper- ed ipofunzione sperimentale delle paratiroidi, in Arch. di scienze biologiche, XX (1934), pp. 303-328, in collaborazione con B. Levi della Vida; Osservazioni in corso di iperglobulia sperimentale da trasfusioni in eccesso, in Haematologica, XVI (1935), pp. 581-608, in collaborazione con P. Stefanutti; Influenza degli anticorpi circolanti nella genesi dello choc anafilattico, in Boll. dell’Istituto sieroterapico milanese, XIV (1935), pp. 255-259; e inoltre la monografia Il metabolismo minerale in rapporto alla funzione paratiroidea, Roma 1935 e, in collaborazione con Frugoni, il capitolo Malattie allergiche per il VI volume di Medicina interna. Manuale pratico per medici e studenti, diretto da A. Ceconi - F. Micheli, Torino 1937, pp. 669-740.
Dopo la lunga sospensione dell’attività didattica e scientifica, il M. nell’anno accademico 1945-46 fu reintegrato nel ruolo e nelle funzioni nell’Università di Parma: professore straordinario di patologia speciale medica e direttore del relativo Istituto clinico presso l’ospedale Maggiore, nel 1946-47 divenne ordinario. Chiamato poi all’Università di Milano, vi assunse come ordinario dal 1° dic. 1949 la direzione della cattedra di patologia speciale medica e metodologia clinica e dal 1966-67 quella della cattedra di clinica medica generale e terapia medica e di un reparto di degenza presso l’ospedale universitario L. Sacco. Nella nuova e definitiva sede tenne un corso biennale di cardiologia, fondò la scuola di specializzazione in nefrologia medica e nel 1969, in collaborazione con l’Istituto di clinica chirurgica, inaugurò il primo centro di emodialisi della provincia. Membro del consiglio direttivo della Società italiana di medicina interna (SIMI) dal 1953 al 1972, fece parte dei soci fondatori della Società italiana di allergologia che presiedette dal 1965 al 1968 e il cui organo ufficiale, il periodico bimestrale Folia allergologica, diresse nello stesso periodo. Quando, con il progredire delle conoscenze, furono dimostrati i meccanismi immunologici che sono alla base di varie patologie, il M. fondò la Società italiana di immunologia e immunopatologia della quale fu presidente e del cui giornale, ;Ital;ian Journal of immunology and immunopathology, fu direttore.
Orientate le sue ricerche cliniche soprattutto nei due grandi settori dell’immunologia e dell’ipertensione arteriosa, il M. condusse ancora numerosi studi: relatore a vari congressi della specialità, pubblicò numerosi lavori di notevole interesse dottrinale e pratico (si ricordano tra i tanti: L’ipertensione essenziale. Relazione al LI Congresso della SIMI, Montecatini… 1950, Roma 1950, in collaborazione con C. Bartorelli; La terapia ormonale delle allergopatie. I relazione al II Congresso nazionale di allergologia, Napoli… 1954, Roma 1954, in collaborazione con C. Zanussi; Struttura delle immunoglobuline e loro proprietà, in Folia allergologica, XIV [1967], pp. 167-190; La terapia immunodepressiva, in Atti del LXX Congresso della SIMI, Torino… 1969, Roma 1969, pp. 3-702, in collaborazione con D. Mazzei; Trattamento di forme mediche con globuline antilinfocitarie, in Minerva medica, LXI [1970], pp. 3064-3069, in collaborazione con D. Mazzei). Collaborò inoltre con vari capitoli a numerosi trattati medici e redasse la voce Allergia per la 1ª edizione dell’Enciclopedia medica italiana.
Fuori ruolo nel 1971 e a riposo dal 1975, il M. continuò l’attività come membro delle commissioni per gli esami di laurea e per quelli di clinica medica; presidente della commissione per gli esami di Stato, dedicò ancora il suo impegno alla scuola di perfezionamento in nefrologia medica tenendo nel 1974 a Milano il Corso di perfezionamento in metodiche immunologiche e simposio sui problemi di immunologia di interesse pediatrico, di cui pubblicò il testo (Padova 1977).
Ebbe numerosi riconoscimenti: decorato con le medaglie d’oro Baccelli al merito clinico, della Fondazione A. Volta, al merito per la terapia clinica, dell’Ospedale Maggiore e del Comune di Milano, fu nominato grande ufficiale al merito della Repubblica e, dal 1977, professore emerito dell’Università milanese.
A lungo sofferente per una patologia gravemente invalidante, il M. morì a Milano il 2 dic. 1985.
Fonti e Bibl.: Mancano studi sulla vita e sull’attività scientifica del Melli. Un ampio necrologio fu pubblicato in Corriere della sera, 3 dic. 1985. In una seduta della facoltà medica dell’Università di Milano l’allievo C. Rugarli ne espose una esaustiva commemorazione, che rimase inedita. Le notizie anagrafiche sono state desunte da Archivio dell’Università degli studi di Milano, Divisione personale, n. 6468: Melli Guido, Curriculum vitae. Per la ricostruzione della carriera accademica sono stati consultati gli Annuari delle Università di Padova, Roma, Parma e Milano degli anni accademici relativi all’attività del Melli. I più importanti lavori del M. sono stati reperiti nelle annate del Quarterly cumulative index medicus dal 1924 al 1956 e del Cumulate index medicus dal 1966 al 1974.
G. S. Rigo - *