GRANDI, Guido
Matematico, nato a Cremona il i° ottobre 1671, morto a Pisa il 4 luglio 1742. Vestì l'abito dei camaldolesi e fu lettore di filosofia, e poi di teologia, a Firenze dal 1694 al 1700, nel quale anno fu nominato professore di filosofia nell'università di Pisa. Nel 1714 passò alla cattedra di matematica, rimanendovi fino alla morte.
Il suo nome è ricordato più per le opere matematiche che per i numerosi scritti di carattere storico, teologico e agiografico. Fu uno dei primi divulgatori in Italia dei metodi infinitesimali del Leibniz e del Newton, e li applicò in varie opere. Studiò per primo le curve, da lui dette rodonee, di equazione ρ = a sen mϑ e le curve analoghe sulla sfera (clelie). Trattò con perizia l'idraulica pratica e scrisse varî trattati scolastici. Il suo carteggio, in gran parte inedito, e numerosi suoi manoscritti si trovano nella biblioteca universitaria di Pisa.
Bibl.: Vita del P. Don G. G., ecc., Venezia 1744; A. Paoli pubblicò parte del carteggi di G. con T. Ceva, in Ann. Un. toscane, XXVIII, XXIX (1908-1909).