GEZELLE, Guido
Poeta fiammingo, nato il i° maggio 1830 a Bruges, ivi morto il 27 novembre 1899. Entrò nel sacerdozio e divenne professore al seminario di Roulers. Nel 1858 apparvero i suoi primi due volumi di versi; ma la sua indole troppo originale dispiacque all'autorità ecclesiastica, tanto che fu costretto a lasciare il seminario. Ne fu conseguenza una crisi, di cui si ritrovano dolorose risonanze nella raccolta Gedichten, Gezangen en Gebeden (Poesie, canzoni e preghiere, 1862). Dal 1865 al 1871, il G. fu vicario d'una parrocchia a Bruges, e fino al 1899 a Courtrai. Solo nel 1880 egli usciva dal silenzio e la sua ispirazione si rivelava sempre più giovane, ampia e feconda, nelle raccolte: Tijdkrans (La corona del Tempo, 1893), Rijmsnoer om en om het Jaar (Collana di rime intorno all'anno 1897) e Laatste Verzen (Ultimi versi, 1902).
Nell'opera del Gezelle (ed. definitiva in 18 voll., di cui sono apparsi i primi 9, Bruxelles 1930-32) il sentimento religioso si fonde con l'amore della natura, e la sua sensibilità d'artista raffinato s'intreccia con una inesauribile smntaneità lirica. La cura di aderire alla viva parola del popolo, lo portava a intrvdurre elementi dialettali nella lingua fiamminga, ch'egli rese più pieghevole e ricca di sfumature. Il G. cantò la fede e tutti gli aspetti della sua terra con una purezza lirica, un fervore umano e un accento personale che lo fecero riconoscere, dopo una lunga incomprensione, come il maggior poeta delle Fiandre. Tradusse anche da S. Francesco, da Iacopone da Todi e da S. Alfonso de' Liguori (Alcune poesie dei poeti celesti, Roulers 1860).
Bibl.: Sulla vita e le opere del G., v.: A. Walgrave, Amsterdam 1923-24, voll. 2; F. Baur, Lovanio 1930; H. Roland Holst, Rotterdam 1931.