DORSO, Guido
Scrittore politico, nato ad Avellino il 30 maggio 1892, morto ivi il 5 gennaio 1947. Avvocato militante, cominciò a occuparsi di politica nel Corriere dell'Irpinia di Avellino con una serie di articoli (1923-25) contro la riforma scolastica di G. Gentile. P. Gobetti lo scoprì, lo indusse a scrivere La rivoluzione meridionale, Torino 1925; nuova ed. accresciuta, Roma 1945. Caduto il fascismo, il D. entrò nel Partito d'azione e diresse a Napoli il giornale L'Azione (giugno-dicembre 1945), ma, presentatosi candidato in Puglia e in Basilicata alle elezioni del 2 giugno 1946 per l'Assemblea costituente, non fu eletto.
Con La rivoluzione meridionale il D. ha impersonato per le correnti politico-culturali d'avanguardia il problema del mezzogiorno: non più riforme nell'ambito dello stato storico unitario liberale democratico, come avevano insegnato G. Fortunato e A. De Viti De Marco, ma una rivoluzione, un rinnovamento radicale, che spezzasse la monarchia, la struttura accentrata dello stato e la vecchia classe dirigente meridionale dalle inesauribili risorse trasformistiche, creando un Mezzogiorno consapevole di sé, autonomo, in una Italia libera e decentrata. Strumento per tale rivoluzione avrebbero dovuto essere quei movimenti autonomistici sul tipo del Partito sardo d'azione. Ha lasciato tre opere inedite: una Vita di Mussolini sino alla marcia su Roma (molto ampia e documentata), uno studio sulla Dittatura: origine storica, essenza e un altro sulla classe politica.
Bibl.: C. Muscetta, G.D., in Belfagor, II (1947), pp. 575-587; T. Fiore, G.D., Manduria 1947.