DE RUGGIERO, Guido (App. I, p. 511)
Storico della filosofia, morto a Roma il 29 dicembre 1948. La rivendicazione culturale ed etica dei valori del liberalismo lo portò ad essere uno dei maggiori esponenti della resistenza degli intellettuali italiani al fascismo. Destituito dall'insegnamento universitario nel 1942, prese parte nel 1943 alla fondazione del Partito d'azione, nel quale vide lo strumento politico di un rinnovamento della tradizione liberale secondo le esigenze della democrazia e del socialismo. Arrestato, fu liberato il 25 luglio 1943 alla caduta del regime fascista; rettore dell'univ. di Roma durante il governo Badoglio, fu min. dell'Istruzione nel 1° gabinetto Bonomi (giugno-dicembre 1944).
Le ultime opere, che portano a compimento la sua monumentale Storia della filosofia, sono: L'età dell'illuminismo, Bari 1937; Da Vico a Kant, ivi 1941; L'età del romanticismo, ivi 1943; Hegel, ivi 1948. Particolarmente notevole per l'intelligenza del suo pensiero politico è il vol. Il ritorno alla ragione, ivi 1946.
Bibl.: A. Vasa, De R. e l'interpretazione neoidealistica italiana della dialettica di Hegel, in Rivista di storia della filosofia, 1948, pp. 275-89; G. Calogero, In memoriam G. de R., in Revue internationale de philosophie, 1949, pp. 151-55; P. Serini, in Rivista di filosofia, 1949, n. 1, pp. 86-89; F. Piccolo, in Idea, 1949, n. 1, pp. 50-52; F. Flora, ibid., 1940, n. 3, pp. 177-82; L. Russo, Ricordo di G. De R., in Belfagor, 1949, n. 1, pp. 85-88; E. Garin, G. de R., ibid., 1958, n. 6.