CARMIGNANI, Guido
Nacque a Parma il 23 genn. 1838 da Giulio, tipografo e pittore, e da Virginia Guidorossi. Fu indirizzato giovanissimo alla pittura dal padre, e già nel 1854 espose per la Società di incoraggiamento alcune vedute, frutto di esercitazioni dal vero. Tra le opere esposte l'anno successivo a Piacenza e a Parma si citano: La città di Como sul lago (propr. comune di Varsi) e Il torrente Parma visto dal ponte Dattaro (Pinac. Stuard nella Gall. naz. di Parma). Con Monti a Varese (propr.comune di Cortemaggiore) partecipò all'esposizione del 1856; nel 1857 presentò, tra l'altro, Nebbia di mare a Portovenere (propr. comune di Noceto), Interno di mulino sul Po (Parma, Mus. Glauco Lombardi), Aranciera nei giardini reali (Parma, Gall. naz.) che rappresenta uno squarcio di borghese e pacata vita cittadina del secolo scorso.
Durante un soggiorno di studio a Parigi nel 1858 frequentò, oltre ad artisti francesi, Alberto Pasini, pittore di soggetti esotici che il C. spesso imitò. A Parigi apprese l'arte litografica ed eseguì copie da pittori contemporanei francesi che espose a Parma alla fine del 1858. In quell'anno cominciò a fornire illustrazioni ai giornali La Villeggiatura e La Stagione.Per incarico della duchessa reggente, eseguì sei figurini per maschere e alcune caricature per il carnevale del 1859. Di quell'anno è Le rive della Senna (Parma, Museo Glauco Lombardi); del 1860, Mulini a vento nei dintorni di Parigi (propr. comune di Felino), del 1862 A Termoli, terra di Molise (ibid.). Per la Società di incoraggiamento di Parma presentò nel 1861 una Veduta della città di Cuneo (ora palazzo comunale di Cortemaggiore). Nominato nel 1862 professore di paesaggio all'Accademia di Parma, vinse l'anno dopo una medaglia d'oro a Bologna con una Veduta di Cuneo (replica del quadro già citato, acquistata dalla locale Società Promotrice). La Barriera di Clichy a Parigi (1866) fu acquistata dal ministero della Pubblica Istruzione che la donò al Museo civico di Torino. A Torino il C. espose alla Promotrice negli anni 1861-64, 1866-72, 1875-78.
Il C. lavorava intensamente per mostre in Italia e all'estero (elenco delle opere, in Alessandri): a Vienna, nell'anno 1873, espose l'Agguato (Milano, eredi Trecelle). Sulla Senna a Bougival, presentato alla Mostra nazionale di Parma del 1870, e riesposto nello stesso anno a Torino, è conservato alla Pinacoteca Stuard (Parma, Galleria nazionale); mentre la Società di incoraggiamento parmigiana gli acquistò nel 1873 Cavalleria orientale che attraversa un deserto (Milano, eredi Trecelle), e l'anno dopo il Monte di pietà di Fiorenzuola riceveva in sorte Cavalleria.
Dopo che, nel 1877, l'Accademia di Belle Arti di Parma si trasformò in Istituto e venne abolita la cattedra di paesaggio, il C. fu incaricato, nel marzo 1878, di supplire per un anno, in tale insegnamento, L. Riccardi a Brera, dove ebbe fra i suoi allievi G. Segantini. La sua attività, dal 1880 in poi, fu in gran parte volta all'esecuzione di repliche di suoi dipinti, destinate al commercio privato. Dal 1904 cominciò a scrivere poesie in vernacolo per lunari e pubblicazioni locali. Negli ultimi anni visse sempre più isolato a Parma, dove morì l'8 marzo 1909.
Fonti e Bibl.: Necrologi in La Gazz. di Parma, 12 marzo 1909; e Corr. della Sera, 19marzo 1909; B. Martini, Guida di Parma, Parma 1871, p. 35; A. Alessandri, Notizie sulla vita e sulle opere del pittore parmigiano G. C., Parma 1910 (con bibl.); Seconda Mostra sindacale d'arte del paesaggio parmense (catal.), Parma 1936, pp. 37, 44, 53; G. Allegri Tassoni, La pittura parmense dell'Ottocento, Parma 1971, p. 93; G. Godi, in Mecenatismo e collez. pubblico a Parma nella pittura dell'Ottocento (catal. d. mostra a Colorno), Parma 1974, pp. 88 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p.14.