CALCAGNINI, Guido
Ferrarese, figlio di Teofilo e di Ginevra Rondinelli, se ne ignora la data di nascita. Nel 1565 e anni seguenti, pendente ancora a suo carico una lunga causa indiziaria per la morte di un nobile veronese, dalla quale uscì poi completamente scagionato, fu tra i gentiluomini ferraresi inviati dal duca Alfonso II d'Este al servizio dell'imperatore nella campagna in corso in Ungheria contro i Turchi.
Dal 1575 al 1581 fu utilizzato dagli Estensi in Francia per missioni di modesto rilievo: condoglianze per lutti della casa reale, sollecitazioni del "coperto" diplomatico degli ambasciatori ferraresi nel riguardi di quelli fiorentini tesi a mantenere una usurpata precedenza in cerimonie di corte e in altre simili circostanze. Nel 1583 fu inviato a Bologna per una visita di cortesia ai Pepoli. Nel 1591 si recò alla corte di Urbino, imparentata con casa d'Este, per cercare aiuti all'elezione di un cardinale estense in un preannunciato concistoro e per trattative relative alla difesa dei diritti estensi sul ducato di Ferrara, dopo l'estinzione del ramo principale della famiglia. Per questo stesso problema nell'estate del 1592 il C. fu inviato in Germania, dove i suoi contatti con la corte imperiale iniziarono quell'avvicinamento di Rodolfo II a Cesare d'Este, conclusosi poi nella conferma agli Estensi di Modena e Reggio, di competenza imperiale.
Al momento della devoluzione di Ferrara alla Chiesa, nel 1598, la Curia confermò il C. e i suoi discendenti nella signoria di Fusignano. Da allora il C. visse soprattutto in questo suo feudo, impegnato nel riassetto del territorio troppo spesso minacciato dalle acque del Senio e del Santerno, e in annose contese con gli altri proprietari del Fusignanese, avversi alle prerogative feudali della famiglia Calcagnini, e con la famiglia ferrarese rivale dei Mosti, che molestava il mercato granario dei Calcagnini in Romagna.
Nel 1605 la Curia pontificia gli conferì il titolo di marchese. Morì tra il 1610 e il 1613.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Modena, Particolari, n. 253 (lettere del C. dal 1558 al 1611); Ambasciatori, Francia, bb. 63 (1575), 73 (1579), 74 (1579), 79 (1581), 200 (1592); Roma, bb. 89 (1581), 105 (1590), 106 (1591); Bologna, b. 5 (1583); Germania, b. 50 (1592); Fusignano, Arch. comunale, ms.: Memorie storiche sopra l'isola di Fusignano…; M. A. Guarini, Compendio historico dell'ordine, accrescimento e prerogative delle chiese…, della città di Ferrara, Ferrara 1621, pp. 315 s.; L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, I, Ferrara 1804, p. 106; A. Frizzi, Memorie per servire alla storia di Ferrara, Ferrara 1847-50, IV, p. 445; V, p. 16; L. Vicchi, Storia di Fusignano, Faenza 1976, pp. 67, 7172; L. Balduzzi, I Calcagnini. Memorie genealogiche, Pisa 1884, pp. 17-18; G. Grossi, Sprazzi di luce sulla vita farnese del secolo XVI, Bagnacavallo 1940, pp. 7, 8, 13; P. Litta, Le famiglie celebri italiane, sub voce Calcagnini di Ferrara, tav. II.