BONATTI, Guido
Nativo di Forlì, o, secondo Filippo Villani, di Cascia, si disse e si considerò, in ogni caso, forlivese per la lunga dimora in questa città. Si diede all'astrologia e fu consigliere apprezzato presso molte città (per esempio a Firenze nel 1260) e signori del tempo, specialmente presso Guido di Montefeltro (cfr. Inf. XXVII), che si sarebbe valso dei suoi consigli astrologici nel fatto d'arme contro i Francesi guidati da Giovanni d'Appia (1282, cfr. Inf. XXVII, 44). Professò pubblicamente l'arte sua e ne scrisse un trattato in dieci libri (X Tractatus Astronomiae) tramandatoci da parecchi manoscritti e pubblicato anche più d'una volta (1ª ed. Augusta 1491): alcuni codici recano anche, sotto titoli diversi, trascrizioni parziali dell'opera sua. Una dubbia tradizione lo diceva entrato negli ultimi anni nell'ordine francescano. Morì verso il 1296, certo in età avanzatissima, dati i suoi rapporti con personaggi del quarto e quinto decennio del secolo, attestati da lui stesso e dal Salimbene. Ebbe grande fama al suo tempo e conservò larga notorietà anche nel secolo seguente. Ne parla il Salimbene, che ricorda la sua avversione alle predicazioni dei frati (i quali certo osteggiavano le sue dottrine astrologiche), lo ricorda Dante fra gl'indovini (Inf. XX, 118) e notizie aneddotiche su lui si compiacquero di raccogliere i commentatori di Dante (specie Benvenuto da Imola) e gli Annales Forolivenses, che in più punti parlano di lui. Filippo Villani ne scrisse la vita, tra le altre di illustri fiorentini.
Bibl.: V. tra le fonti antiche i cit. Annales Forolivenses, in Muratori, RR. II. SS., XXII, e la Vita di Filippo Villani. Una monografia comprensiva e copiosa di dati è quella di B. Boncompagni, Della vita e delle opere di Guido Bonatti astrologo ed astronomo del sec. XIII, in Giornale Arcadico, 1851.