BOGGIANI, Guido
Nacque a Omegna (Novara) il 25 sett. 1861 da Giuseppe e da Adele Gené. Nell'anno 1878 s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove rimase per circa due anni; passò successivamente alla scuola di F. Carcano, per il quale egli nutrì sempre una grandissima stima. Nel 1881 presentò per la prima volta a Milano, all'Esposizione generale italiana, due paesaggi; l'anno dopo espose alla Società Promotrice di Firenze una serie di vedute del Lago Maggiore e alla Mostra di Brera a Milano sedici opere, con le quali vinse uno dei premi. Cominciò così ad acquistare ancora giovanissirno una certa notorietà che si consolidò nel 1883: all'Eposizione di Belle Arti di Roma il suo quadro La raccolta delle castagne fu acquistato per la Galleria Nazionale d'Arte moderna (dove tutt'ora si trova) e all'Esposizione di Belle Arti di Milano vinse il premio principe Umberto con All'ombra dei castagni (nel 1911 di proprietà E. Scarfoglio a Napoli). Si trasferì quindi a Roma e, attraverso il Michetti, entrò in contatto con l'ambiente artistico e letterario raccolto intorno a D'Annunzio, a Scarfoglio e alla rivista Cronaca Bizantina. Nel 1884 inviò alcuni quadri all'Esposizione Nazionale di Torino; nell'anno successivo venne eletto socio onorario dell'Accademia di Brera; nel 1887 espose a Brera e anche a Venezia Gli ulivi a Francavilla a Mare, Sentiero presso il Lago Maggiore,Villaggio sul Lago Maggiore,Ortensie (opere tutte disperse). Quindi, spinto - com'egli scrisse - da "una invincibile smania di vedere mondo nuovo e gente nuova, nuove terre e nuovi orizzonti" (Viaggi d'un artista..., 1895), nel nov. 1887 partì per l'Argentina. Dopo essere stato per alcuni mesi a Buenos Aires, si trasferì nel 1888 nel Paraguay stabilendosi, a cominciare dal 1889, a Puerto Casado. Da qui si recò più volte nell'interno del Chaco ancora non completamente esplorato e si trattenne ripetutamente presso alcune tribù della zona come i Chamacoco e i Caduvei. Iniziò così la sua attività di esploratore e di etnologo. Non smise però di dipingere, dedicandosi soprattutto al disegno e all'acquarello (un suo quadro del 1889, Foce del Rio Negro, si trova nella Galleria d'Arte moderna di Milano). Dopo sei anni di permanenza nell'America meridionale, nel gennaio del 1893 ripartì per l'Italia, dove nello stesso anno ricevette dal governo l'incarico ufficiale di recarsi come delegato artistico all'Esposizione mondiale di Chicago. Ritornato in Italia, si dedicò al riordinamento dei risultati del suo soggiorno americano.
Mancando di vera cultura scientifica, dovette applicarsi ad uno studio intenso per dare un significato ai dati e alle notizie raccolti durante i viaggi. Tale lavoro, svoltosi nella sede del museo Kircheriano, si concretizzò in conferenze, relazioni pubblicate in diverse riviste e principalmente nella pubblicazione dei suoi due scritti più importanti: I Ciamacoco (1894) e Viaggi d'un artista nell'America Meridionale. I Caduvei (1895). Queste due opere contengono la descrizione ampia e dettagliata dei caratteri somatici e psichici, delle culture, dei riti e delle abitudini di quelle tribù. Di queste il B. cerca di stabilire la discendenza e le affinità discostandosi dalle opinioni di alcuni studiosi, quali il p. Azzara che cento anni prima aveva visitato e descritto quelle terre; l'autore in particolare nega la derivazione dei Ciamacoco dai Zamucos con considerazioni di carattere geografico, culturale e linguistico, particolarmente valide queste ultime, avendo il B. approfondito la conoscenza del linguaggio degli indigeni, come dimostra il suo Vocabolario dell'idioma guaná (1895).
Nel 1900 infine raccolse i suoi studi sulle popolazioni dei territori bagnati dal Paraguay in un breve Compendio de etnografia paraguaya moderna, che venne pubblicato ad Asunción, corredato di una carta della distribuzione territoriale delle tribù.
Nel 1894 il B. riprese ad esporre: a Roma una serie di dipinti del periodo americano, a Milano un nuovo colossale quadro, Quies (disperso). Sempre nel 1894 cedette la sua collezione etnografica, ricca di più di duemila pezzi, al Museo Kircheriano di Roma (oggi Pigorini). Intanto aveva ripreso i rapporti con l'ambiente culturale romano, stringendo amicizia con la cerchia del Convito di Adolfo De Bosis. Dal 12 luglio al 16 settembre 1895 partecipò ad un viaggio in Grecia organizzato da Scarfoglio sullo yacht "Fantasia" assieme a G. D'Annunzio (che lo ricorderà nelle Laudi, I, Maia, vv. 5125-5302), G. Hérelle e P. Masciantonio. Durante il viaggio tenne un diario che avrebbe voluto pubblicare corredato di disegni e incisioni, ma che vide la luce solo nel 1965 per cura di P. Scotti.
Nel settembre dello stesso 1895 partecipò attivamente al secondo Congresso geografico italiano tenutosi a Roma. Nel luglio dell'anno seguente ripartì per il Paraguay, dove si dedicò con sempre maggiore interesse agli studi scientifici, tanto che col tempo venne abbandonando quasi completamente la pittura. Un quadro del 1897, Rio Grande, si trova nell'Hotel Savoia di Sanremo; nel 1898 furono esposti a Torino: Frammenti (ForoRomano) e Sulle sponde del Rio Negro (opere disperse). Dal Paraguay inviò spesso diversi articoli in Italia e inoltre cominciò a pubblicare sulla Revista del Instituto Paraguayo, da lui fondata nel 1897, una serie di saggi in spagnolo. Nel 1897 compì una seconda spedizione presso i Caduvei (il diario è stato pubblicato da P. Scotti nel 1963), durante la quale raccolse un ricco materiale etnografico, ceduto in parte al Museum für Völkerkunde di Berlino e in parte alla Società geografica italiana (oggi al Museo Pigorini). Si dedicò quindi con sempre maggiore interesse alla fotografia, raccogliendo un'importante documentazione (R. Lehmann-Nitsche, 1904), ancora oggi ampiamente utilizzata. Nell'ottobre del 1901 decise, per completare alcuni studi, di compiere un'ulteriore spedizione all'interno del Chaco. Dal 23 ottobre, data dell'ultima sua lettera scritta il giorno prima della partenza, non si ebbero più sue notizie: egli fu ritrovato assassinato, solo l'anno successivo.
L'opera pittorica del B., dispersa e difficilmente ricostruibile (una serie di dipinti si trova nel Museo di Pallanza), si inserisce senza particolare rilevanza nel quadro del paesaggio naturalistico lombardo sulla scia di F. Carcano. Molto più importante è l'attività scientifica, tanto che i suoi studi di etnologia sono ancora oggi utilizzati e spesso citati (cfr. C. Lévi-Strauss, Tristi tropici, Milano 1965, pp. 170 s., 177 s.; R. Biasutti, Razze e popoli della terra, IV, Torino 1967, p. 756).
Scritti: I Ciamacoco, in Boll. d. soc. geogr. ital., s. 3, VII (1894), pp. 466-510; Notizie etnogr. sulla tribù deiCiamacoco (Gran Ciaco-America Meridionale), in Atti d. soc. romana di Antropol., II (1894), pp. 9-125; Vocabolario dell'idioma guaná, in Atti d. R.Accad. dei Lincei,cl. scienze morali, storiche e filologiche, CCXCII (1895), pp. 59-80; Viaggi d'un artista nell'AmericaMeridionale. I Caduvei, Roma 1895; I Caduvei. Studio intorno ad una tribù indigena dell'Alto Paraguay nel Matto Grosso (Brasile), in Mem. d. soc. geogr. ital., V (1896), pp. 237-293; Degli usi e costumi di una tribù dell'Alto Paraguay, in Atti del II Congresso geogr. ital. (Roma 22-27 sett. 1895), Roma 1896, pp. 45-66; Intorno ad una curiosa usanza delle popolazioni indigene dell'antico Perù, ibid., pp. 237-266; Nei dintorni di Corumbá (Brasile), in Boll. d. soc. geogr. ital., s. 3, X (1897), pp. 366-376, 414-416, La questione dei confini tra le repubbliche del Paraguay e della Bolivia, in Mem. d. soc. geogr. tal., VII (1897), pp. 45-62; Guaicurú. Sul nome, posizione geografica e rapporti etnici e linguistici di alcune tribù antiche e moderne dell'America Meridionale, ibid., VIII, 2 (1898), pp. 244-294; La nuova colonia siciliana "Trinacria" nel Paraguay, in L'Illustrazione Ital., 11 marzo 1900, pp. 192-196; Compendio de etnografia paraguaya moderna, Asunción 1900. Per altri scritti, v. P. Scotti, 1955.
Fonti e Bibl.: Vagulo, Milano. Una corsa per l'Esposizione di Brera, in Arte e Storia, I (1882), p. 147; G. C., L'Esposizione della Società Promotrice, ibid., p. 237; G. D'Annunzio, Esposizione d'Arte, II, Paesisti, in Fanfulla della Domenica, 11 febbr. 1883, p. 3; Vagulo, Gli acquisti per la Galleria Moderna, in Arte e Storia, II (1883), p. 113; L. Chirtani, L'Esposizione di Belle Arti a Roma, IX, La Lombardia, in L'Illustraz. Ital., 22 luglio 1883, p. 58; Il Critico, Esposizioni di Belle Arti in Milano, in Cronaca Bizantina, 16 sett. 1883, p. 53; Id., Paralleli e confronti, ibid., 1º ott. 1883, p. 59; U. Pesci, Dopo la chiusura, in Fanfulla della Domenica, 4 nov. 1883, p. 3; D. Laura, L'Esposizione Nazionale. A zig-zag per l'Esposizione, in Arte e storia, III (1884), p. 161; Sammlungen und Ausstellungen, in Kunstchronik, V (1893-94), p. 338; Noterelle letterarie, in L'Illustraz. Ital., 17 marzo 1895, p. 163; A. G. [A. Ghisleri], Un artista italiano fra gl'indiani dell'Alto Paraguay, in Emporium, II (1895), n. 7, pp. 27-38; L. Pirandello, La Galleria Saporetti, in Natura ed Arte, V (1895-96), pp. 366-370; E. Scarfoglio, La crociera della "Fantasia" nel mare Egeo, in L'Illustraz. Ital., 16 ag. 1896, pp. 106 s.; 30 ag. 1896, pp. 143 s.; 6 sett. 1896, p. 155; U. Fleres, All'Esposizione di Belle Arti, XXI, Paesaggi, in L'Arte all'Esposizione del 1898, Torino 1898, n. 35-36, p. 270; Bach, G. B. scomparso ?Le sue esplorazioni e l'ultima sua lettera, in Il Giornale d'Italia (Roma), 23 marzo 1902; Gandolin [L. A. Vassallo], G. B. è morto?, in Il Secolo XIX (Genova), 23-24 marzo 1902; Sulla sorte dell'esploratore G. B., in Boll. d. soc. geogr. ital., s. 4, III (1902), pp. 562 s.; Tartarin [E. Scarfoglio], G. B., in Il Mattino (Napoli), 23-24 nov. 1902; R. B., G. B. e il Paraguay, in L'Illustraz. Ital., 30 nov. 1902, pp. 432-437; La Riv., G. B., in Riv. moderna politica e letteraria, VI (1902), pp. 103-105; A. C., Vittime dell'inesplorato,I resti di G. B., in Corriere della Sera, 24 dic. 1902; D. Angeli, G. B., in La NuovaParola, I (1902), pp. 433-439; E. H. Giglioli, G. B., in Boll. d. soc. geogr. ital., s. 4, III (1902), pp. 1039-1047; G. Mantero, Enumeraz. delle mutille raccolte da G. B., in Bull. d. soc. entomologica ital., XXXIV (1902), pp. 120-125; J. F. Cancio, Alla ricerca di G. B. nel Chaco boreale paraguayo, in Boll. d. soc. geogr. ital., s. 4, IV (1903), pp. 218-252; R. Lehmann-Nitsche, La collección Boggiani de tipos indigenas de Sudamérica central, Buenos Aires 1904; L. Callari, Storia dell'arte contemporanea italiana, Roma 1909, p. 331; V. Colombo, Le più belle opered'arte esposte nelle mostre di Brera dal 1869 al 1910, Premi Principe Umberto, Milano 1911, pp. 16, 31, 38; Mostra delle opere di Eugenio Gignous,G. B. e dei vecchi paesaggisti lombardi (catal.), Pallanza 1914, pp. 11, 17; R. Giolli, Per la psicologia d'un esploratore,G. B. tra i Caduvei, in Le vie d'Italia e dell'America Latina, XXXI (1925), pp. 1451-1460; D. Brogi, L'eroica fine di un artista esploratore, in Il Secolo XIX (Genova), 29 genn. 1929; C. E. Basile, Esposizione retrospettivad'arte,Pittori B.,Bolongaro, Gignous, Stresa Borromeo, 15 ag-10 sett. 1932; L. Aldovrandi, Ricordi di G. B., Appunti di viaggio, in Nuova Antologia, 1º maggio 1934, pp. 61-67; A. Viviani, G. B. alla scoperta del Gran Chaco, Torino 1938; R. Pettazzoni, G. B., pittore e americanista, in Nuova Antologia, 16 dic. 1941, pp. 405-409; P. Scotti, La collezione etnografica sudamericana di G. B., in Riv. di biol. coloniale, VII (1946), pp. 63-78; VIII (1947), pp. 35-50; IX (1948), pp. 93-109; X (1949-50), pp. 67-73; Id., Manoscritti inediti di G. B., in Convivium, n. s., I (1947), pp. 416-420; G. Tosi, D'Annunzio en Grèce, Laus vitae et la croisière de 1895 d'après des documents inédits, Paris 1947; La crociera della "Fantasia", I, Il "Giornale di bordo" di Gabriele D'Annunzio, II, Il "Giornale di bordo" di G. B., in Nuova Antologia, marzo 1948, pp. 213-251; A. A. Baratti, G. B. pittore-esploratore, in Idea, III (1951), n. 34, p. 3; P. Scotti, Il contributo di G. B. alla geografia del Sud-America, in Atti del XV Congresso geografico italiano, (Torino, 11-16 aprile 1950), II, Torino 1952, pp. 795-800; Id., I contributi americanistici di G. B., Saggio critico, Genova 1955; Id., G. B. (nel centenario della sua nascita), in Boll. d. Soc. geogr. ital., s. 9, IV (1963), pp. 15-30; Id., La seconda spedizione di G. B. fra i Caduvei (1897), Firenze 1963; Id., Lettere inedite di G. B., in Atti d. Accad. ligure di scienze e lettere, XX (1964), pp. 327-359; Id., In Grecia, Relazioni di viaggio, Genova 1965, pp. 31-146; G. Predaval, Pittura lombarda dal Romanticismo alla Scapigliatura, Milano 1967, p. 22; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p. 217.