BALSAMO STELLA, Guido
Nato a Torino l'11 maggio 1882, da famiglia originaria della Val Gardena, studiò alle Accademie di Monaco e di Stoccolma. Il 22 febbr. 1908 sposò a Venezia la svedese Anna Akerdahl. Sua prima attività artistica - che egli svolse in Germania e in Svezia, dove si recò nel 1914 - fu quella di pittore e di decoratore ad affresco, oltre che di incisore (incisioni relative all'industria del ferro eseguite a Stoccolma, affreschi per gli uffici della ditta Cornelius sempre a Stoccolma, dodici grandi quadri a olio con la Leggenda di Orfeo per il giardino d'invemo nella villa dell'editore olandese Sijthoff a Feldafing, sul Stamberger See, ecc.). Sempre in Svezia, a Orrefors, vide affermarsi la famosa produzione dei vetri incisi: tecnica che egli poté studiare grazie all'amicizia con Edward Hald (uno dei maggiori promotori della manifattura svedese) e che approfondì visitando le fabbriche boeme. Ritornato in Italia, si dedicò in particolare all'incisione (paesaggi, ex libris,ecc.), all'illustrazione del libro, alla scultura in legno. I maggiori consensi tuttavia gli vennero proprio dall'incisione su vetro, che egli diffuse in Italia.
È stato notato come il B. sia pervenuto "a raffinate composizioni aneddotiche di soggetto moderno, alle quali ottimamente si addice... una certa caricata stilizzazione" (Felice, 1930). In verità, sotto il profilo stilistico, le immagini e le forme che compaiono nei suoi vetri incisi mostrano un timido aggiornamento culturale, configurantesi appunto in una stilizzazione decorativa, sotto la quale riappare il gusto tradizionale e accademico dell'autore. Lavorò anche per le manifatture di Murano, dando i disegni per una serie di vetri soffiati esposti alla Triennale di Monza del 1930 e per i cosiddetti "vetri chimici" (ispirati a provette, storte, imbuti, ecc.), che ebbero un momento di particolare voga.
Il B. partecipò a numerose esposizioni italiane e straniere (Monaco di B., Mostra internaz., 1911, medaglia d'oro; Venezia, Galleria Geri Boralevi, luglio-agosto 1920; Monza, Biennali e Triennale delle arti decorative, dal 1923; Parigi, Esposizione internazionale di arti decorative, 1925; Firenze, Seconda Esposizione internazionale dell'incisione moderna, 1927; Roma, II [1935] e III [1939] Quadriennale d'arte nazionale, ecc.).
Professore di arti grafiche nell'Istituto d'arte di Firenze (1922-25), fu poi (1923-1927) ispettore delle scuole d'arte della Val Gardena e contemporaneamente direttore di quella di Ortisei (curando e praticando l'intaglio in legno), diresse poi la scuola Selvatico di Padova, l'Istituto superiore di Monza (da lui riorganizzato) e tenne corsi vari di arti applicate nell'Istituto di arti decorative industriali (oggi Istituto statale d'arte) di Venezia, coprendo in particolare l'incarico dell'insegnamento di decorazione del libro dal 10 febbr. 1936 fino alla morte.
Morì ad Asolo il 12 ag. 1941.
Opere del B. si trovano nelle gallerie di Roma, Venezia, Brescia, Trieste, Torino e in gallerie estere.
Bibl.: C. Ratta-S. Preti, Gli adornatori del libro in Italia, I, Bologna 1923, p. 30, tav. 17; U. Nebbia, L'Italia all'esposizione internazionale di Parigi, in Emporium,LXII (1925), pp. 26, 30 s.; Id., L'arte degli intagliatori di Val Gardena e le scuole professionali di Selva e di Ortisei, in Bollett. d'arte, VII(1927), pp. 183, 190, 192; R. Papini, stampe moderne d'ogni paese alla Mostra di Firenze,in Emporium,LXV (1927), pp. 340, 349; C. A. Felice, Ivetri alla Triennale di Monza, in Dedalo, XI(1930), pp. 318, 325; Id., In ricordo di G. B. S., in Lo Stile,I,10 (1941), p. 40; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,XXXI,p. 583 (sub voce Stella, Guido Balsamo, con ulteriore bibl.); Encicl. Ital.,V, p. 998; L. Servolini, Dizionario ill. degli incisori italiani,Milano 1955, p. 43.