GUIDA
. Bibliologia. - Termine che indica genericamente ogni libro o pubblicazione periodica contenente nozioni informative o descrittive compilate soprattutto con intendimenti di uso pratico o di elementare insegnamento; ovvero trattati e manuali concernenti la pratica di un'arte, o di una professione, o di una qualunque particolare attività, o anche contenenti le nozioni più essenziali intorno ad argomenti culturali o tecnici; si hanno così a esempio guide per studenti, per collezionisti, professionali, bibliografiche, ecc.
Nella sua accezione più ristretta il termine designa il libro compilato a uso del viaggiatore, in cui si elencano e si descrivono le bellezze naturali e artistiche dei luoghi, e si dànno inoltre informazioni per facilitare la visita dei luoghi stessi.
La "guida" per viaggiatori, nel moderno significato turistico, appartiene al nostro tempo e soltanto col progredire dei mezzi rapidi di trasporto ebbe uno sviluppo notevole per iniziative di case editoriali e di enti turistici. La più nota collezione di queste guide è quella che va sotto il nome del libraio K. Baedeker (v.), che tenne lungamente il primato fra le pubblicazioni consimili. Il Touring Club Italiano (per iniziativa del suo presidente, L.V. Bertarelli) ha dotato l'Italia di un testo nazionale di ottime guide turistiche (v. turismo). La Guida d'Italia completa (comprese le Colonie) è costituita di 17 volumi (Milano 1915-1929), più volte ristampati e migliorati; un riassunto è edito in francese, inglese e tedesco per uso degli stranieri. Accanto a queste va ricordata la Guida dei monti d'Italia, pubblicata dal Club Alpino Italiano (Milano 1928 segg.).
Assai diverse per contenuto e per intendimenti furono le guide dei secoli passati. Progenitori delle guide sono in un certo senso, gl'itinerari (v.) e, più, i mirabilia (v.). Guide in un senso più proprio a uso dei viaggiatori si ebbero posteriormente (secoli XVI, XVII, XVIII) composte su schemi tradizionali - lunghi elenchi di artisti, dei loro dipinti e sculture; di monumenti, chiese, ecc., spesso ricopiati l'un dall'altro - ma in cui qualche autore diede notizie curiose e varie di avvenimenti, di usi, costumi e tradizioni locali che possono anche oggi interessare. Fra le più meritevoli tra quelle di carattere generale ricordiamo: la Descrittione di tutta Italia di L. Alberti (Bologna 1550, più volte ristampata e imitata); il Ritratto delle più nobili et famose città d'Italia di F. Sansovino (Venezia 1576); l'Itinerarium Italiae di F. Schott (Amsterdam 1600, trad. it. venezia 1610, ed. più completa Roma 1761); il Civitates orbis terrarum (Colonia 1572-1618, voll. 6), di grande interesse iconografico, poiché contiene 580 vedute di città e piante panoramiche, con edizioni anche in francese e tedesco; il Theatrum urbium italicarum di P. Bertelli (Venezia 1599, con piante di 58 città e descrizioni in latino, trad. it. accresciuta, Vicenza 1616 e Aggiunta, Padova 1629), l'Itinerarium Italiae di M. Zeiller (Francoforte 1640), esatta e ricca descrizione dell'Italia nel sec. XVII, con 45 tavole geografiche e topografiche.
Nelle guide locali primeggiano quelle riguardanti Roma ed ebbero fama particolarmente il Trattato nuovo delle cose meravigliose di P.M. Felini (Roma 1610), la Roma ricercata nel suo sito di F. Martinelli (Roma 1644), il Mercurio errante di P. Rossini (Roma 1693), il Trattato delle cose più memorabili di G. Pinaroli (Roma 1700), gl'Itinerari istruttivi di M. Vasi e A. Nibby (Roma 1818), la Nuova descrizione di C. Fea (Roma 1820) e moltissime altre.
Tipico esempio invece di una prima guida ristretta a una particolare raccolta è l'opera Antiquitates Valentinae di F. Alighieri (circa 1537), che descrive in buon latino umanistico la collezione privata di antichità di B. Valentini, procuratore fiscale di Clemente VII, guida che toglie il primato a Le antichità... di Roma di L. Mauro e U. Aldrovandi (Venezia 1556). Tuttavia bisogna giungere oltre la seconda metà del sec. XVIII per trovare un primo tentativo di una guida generale e sistematica d'Italia intesa in senso moderno. Esso è dovuto a Francesco Bartoli (1745-1806) e, quantunque sia un lavoro di compilazione derivato dallo spoglio di guide locali ("oltre mille volumi", scrisse l'autore), è condotto con qualche intendimento critico e con razionali criterî di distribuzione della materia. L'opera s'intitola: Notizia delle pitture, sculture... di tutte le più rinomate città d'Italia, e doveva uscire in una serie di 12 volumi, ripartiti per regioni; non furono pubblicati che due tomi (Venezia 1776-77), riguardanti il Piemonte e il ducato di Milano.
Grande diffusione ebbero nel sec. XVIII e fino alla metà del XIX le guide locali, nella maggior parte mal digeste compilazioni di eruditi del luogo. Per molte città si ebbero il "servitore di piazza", il "forastiere istruito", il "compendioso ristretto delle cose più notabili"; titoli generici di molti libercoli senza alcuna importanza e oggi totalmente superati da opere più serie e critiche.
Bibl.: Da consultarsi utilmente: G. Boucher de la Richarderie, Bibliothèque universelle des voyages, Parigi 1808, voll. 6; A. D'Ancona, Saggio di una bibliografia ragionata dei viaggi e delle descrizioni d'Italia e dei costumi italiani, in lingue straniere, in L'Italia alla fine del secolo XVI, nuova ed., Città di Castello 1895, pp. 563-719; P. Lichtenthal, Manuale bibliografico del viaggiatore in Italia, 3ª ed., Milano 1844 (con elenchi copiosi di guide locali dei secoli XVII, XVIII e XIX). Per Roma: L. Schudt, Le guide di Roma, Vienna 1930 (descrive criticamente 1286 guide). V. inoltre: P. D'Ancona, F. Bartoli e la prima guida turistica d'Italia, in Le vie d'Italia, XXXIV (1928), pp. 749-756; P. Fontana, La più antica guida-catalogo di una raccolta d'antichità, in Accademie e biblioteche d'Italia, III (1930), pp. 451-55, e, per le guide locali e regionali moderne, in Bibliografia geografica d'Italia (annuale dal 1925), a cura di E. Migliorini, paragr. 33, Firenze 1927-29, Roma 1930 segg.