Figlio (m. Casale Monferrato 1483) di Giangiacomo e di Giovanna figlia di Amedeo VII di Savoia, si pose al servizio di Francesco Sforza nel 1448 ricevendone in cambio il dominio in Alessandria e in altre città. Da lui tradito e tenuto in prigione per un anno, ottenne la libertà solo dopo la rinuncia a tutti i vantaggi precedentemente ottenuti. Passato al servizio d'Alfonso d'Aragona, combatté sempre tra Piemonte e Lombardia, prima vittorioso, poi vinto da Sacramoro di Parma (1452). Dopo la pace di Lodi (1454) si riconciliò con F. Sforza, col quale G., divenuto marchese di Monferrato nel 1464, succedendo al fratello Giovanni IV, tenne sempre una politica di pace per potersi difendere dalle mire espansionistiche dei Savoia. Dal 1472 fu creato capitano generale delle truppe milanesi da Galeazzo Maria Sforza, che sperava così di essere nominato erede da G., rimasto senza figli anche dopo i suoi tre matrimonî con Maria figlia di Gastone di Foix (1465), con Elisabetta figlia di Francesco Sforza (1469) e con Giovanna Bernarda figlia di Giovanni di Bresse, conte di Penthièvre.