PETRONI, Guglielmo
Scrittore, nato a Lucca il 30 ottobre 1911; ha fatto parte di varie riviste: Letteratura, Prospettive, La ruota, ecc.; dal 1938 vive a Roma, dove nel 1943 fu arrestato, e condannato dal tribunale militare tedesco, per intesa con i gruppi di Resistenza.
Esordì con un volumetto di liriche, Versi e memoria (Modena 1935; n. ed. accresciuta, Poesie, Venezia 1959), in cui è già palese quel tono riflessivo, d'una interiorità morale, che sarà poi caratteristico d'ogni suo scritto; ma l'espressione più adeguata ad esso, e ad un sentimento della vita fra desolato e anelante alla solidarietà umana, egli doveva trovarla in racconti e romanzi di sobrio disegno e raccolta drammaticità: Le lettere da Santa Margherita (Roma 1946); Il mondo è una prigione (Milano 1949), il suo libro artisticamente più felice, ispirato alla Resistenza; La casa si muove (ivi 1950); Tre storie d'amore (ivi 1954); Noi dobbiamo parlare (ivi 1955).
Bibl.: G. De Robertis, Scrittori del Novecento, Firenze 1940; id., in Tempo (Milano), 1949, n. 38; P. Pancrazi, prefaz. a Il mondo è una prigione, cit., poi in Scrittori d'oggi, V, Firenze 1950; E. Cecchi, in L'Europeo, 21 agosto 1949; G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, 1° settembre 1949; A. Bocelli, in Il Mondo, 10 settembre 1949; C. Varese, Cultura letteraria contemporanea, Pisa 1951; N. Gallo, in Il contemporaneo, 30 luglio 1955; E. Falqui, Novecento letterario, VI, Firenze 1961.