GUGLIELMO II re d'Inghilterra
Nato circa nel 1060; secondo fra i figli sopravvissuti del Conquistatore, fu detto il Rosso (Rufus) per il suo colorito. Aiutò il padre contro il fratello ribelle, Roberto, duca di Normandia, a Gerberoi (1079), e durante gli ultimi. anni del Conquistatore fu il suo costante compagno e il suo figlio prediletto. Sul punto di morire il Conquistatore lo designò re d'Inghilterra, raccomandandolo in modo particolare dall'arcivescovo Lanfranco. G., arrivato in Inghilterra prima che potessero muoversi gli amici di Roberto, fu incoronato dall'arcivescovo Lanfranco (26 settembre 1087). Di carattere incostante, passionale, irrequieto, G. inoltre era indotto, intemperante, senza alcun ritegno e avido di potere. Aveva ricevuto un'educazione esclusivamente militare e cavalleresca. Pur essendo poco abile nello scegliersi i collaboratori, raccolse un forte esercito di avventurieri mercenarî, per effettuare i suoi disegni di conquista sulla Normandìa e sul Maine, e per imporre il vassallaggio al Galles, alla Scozia e all'Irlanda, e umiliare l'Angiò e la Francia. Tenendo in poco conto il-clero, pensò di ridurre al minimo l'autorità del papa sopra il clero inglese, e di sfruttare la ricchezza e l'inflúenza della chiesa a suo piacimento.
Nel 1088-89 suo zio, Odo di Bayeux, che G. aveva liberato dalla prigione e perdonato, organizzò una rivolta coi più violenti baroni quali Ruggiero di Montgomery, Bernardo di Neufmarché, Roberto Mowbray e altri, in favore del duca Roberto; ma G., appoggiandosi alla chiesa, convocò il fyrd inglese, e riuscì ad abbattere la rivolta mandando in esilio Odo. La morte di Lanfranco e la vacanza del seggio primaziale (1089) diede modo al tesoriere di G., Ranulfo Flambard, di accrescere di molto le rendite regie con nuove tasse, con un aggravamento degli oneri feudali usuali, e con enormi profitti ricavati dall'amministrazione delle sedi vescovili ad arte tenute vacanti. Con queste rendite G. finanziava le sue continue guerre. Invase la Normandia (1090) e ne conquistò la parte orientale. Cospirò senza successo con i ribelli cittadini di Rouen, e fece la pace con Roberto, conservandosi le conquiste fatte. Quindi aiutò Roberto ad abbattere il loro fratello minore Enrico, ricevendo in compenso Cherbourg e Mont-Saint-Michel. Nel 1091 invase la Scozia per punire il re Malcolm dell'aiuto prestato al sassone Ætheling Edgar e riuscì a ottenere l'omaggio feudale. Nel 1092 s'impossessò con la violenza di Carlisle, che fino allora aveva fatto parte della Scozia e ne colonizzò il distretto con Inglesi; Malcolm, non riuscendo a ottenere una pacifica restituzione, invase l'Inghilterra e fu ucciso (1093). G. aiutò il figlio di Malcolm, Duncan, ad assicurarsi il trono. Ma una rivolta uccise Duncan e distrusse il potere di G. in Scozia.
Intanto le spoliazioni delle chiese e l'atteggiamento del re di fronte ai vescovi che egli trattava come baroni laici provocarono una sempre crescente irritazione degli ecclesiastici, che reclamarono la nomina dell'arcivescovo. G. si era sempre rifiutato di nominare il successore di Lanfranco, fino a che nel 1093 non si piegò a riconoscere come primate il riluttante Anselmo. L'insistenza di Anselmo sulle riforme nella chiesa, la sua resistenza a essere trattato come un barone secolare, e la condanna di lui da parte della "corte malvagia" furono causa di dissidî frequenti, e nel 1095 si arrivò alla rottura decisiva, quando G. non volle permettere ad Anselmo di ricevere il pallio da Urbano II, che G. non aveva ancora riconosciuto come papa. Nel grande concilio tenuto a Rockingham (1095) i vescovi abbandonarono Anselmo, ma i baroni si rifiutarono di condannarlo. G. pensò quindi di vincere Anselmo con l'acquistarsi il sostegno del papa, perciò egli formalmente riconobbe Urbano e ricevette il suo legato; ma il legato si rifiutò di deporre Anselmo, e G. dovette accettare la disfatta subita.
Nel 1095 G. debellò un'altra ribellione, organizzata da Mowbray, da Ugo di Montgomery, Guglielmo di Eu e da altri ribelli del 1088. Nel 1096 il duca Roberto, per ottenere fondi per la crociata, ipotecò la Normandia a Guglielmo per 3 anni, per la somma di 10.000 marche, che G. raccolse con grande difficoltà. Dopo essersi assicurato il possesso della Normandia, G. poté riprendere i suoi piani riguardo al Galles, la Scozia e la Francia e ritornare alle sue questioni con Anselmo, il quale, rifiutandosi di riconoscere i limiti posti dal Conquistatore all'autorità papale in Inghilterra, fu perseguitato e mandato in esilio. G. riprese allora la sua politica di spoliazione delle sedi vacanti. Nel 1097 assicurò il trono di Scozia al suo protetto e vassallo, Edgar, figlio di Malcolm. Nel 1094,1095 e 1096 G. invase il Galles: non riportò successi, ma diede la possibilità ai signori della marca (Marcher) di riprendere il Galles meridionale, sebbene il conte di Chester fosse respinto dietro il Conway nel 1098. Venuto in discordia nel 1097 con Filippo I a causa del Vexin, attaccò la Francia con grandi forze, ma fece poco progresso di fronte all'abile comando di Luigi, figlio di Filippo. Ottenere maggiori successi contro Elias, conte di Maine, impossessandosi di Le Mans. Ma aveva troppo sfruttato le forze economiche dell'Inghilterra, e tutta la nazione si rallegrò, quando (2 agosto 1100) fu ucciso in un incidente di caccia nel New Forest.
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