Guglielmo II detto il Buono
detto il Buono Re di Sicilia (n. 1153-m. 1189). Figlio di Guglielmo I, gli successe alla sua morte (1166), rimanendo cinque anni sotto la tutela della madre Margherita di Navarra. Aderì alla Lega lombarda contro Federico Barbarossa fiancheggiando l’opera di papa Alessandro III. Sconfitto a Carsoli (1176), prese parte alle trattative per la Pace di Venezia (1177) e stipulò con l’imperatore una tregua di 15 anni. Fallito il progetto di nozze con una principessa bizantina della famiglia Comnena, G. sposò (1177) Giovanna, figlia di Enrico II d’Inghilterra. La pace con Barbarossa e la conclusione delle nozze permisero a G. di tentare una più attiva politica d’espansione ai danni dei musulmani e dei bizantini: già nel 1175 aveva occupato Tunisi e, dopo la pace con l’almohade Abu Yusuf, preparò una spedizione contro le Baleari. Approfittando dei disordini scoppiati a Bisanzio dopo la morte di Manuele Comneno e l’assassinio del figlio, G. mandò un esercito a occupare Durazzo e Tessalonica (1185), ma fu ben presto costretto a richiamarlo a causa della sconfitta riportata a opera delle truppe guidate da Isacco Angelo. In occasione della terza crociata G. si prodigò sia offrendo ai partecipanti il libero passaggio per il suo territorio, sia inviando la sua flotta, al comando dell’ammiraglio Margaritone, a Tripoli di Siria, costringendo il Saladino alla ritirata (1188). Precedentemente, come pegno di una politica d’accordo con Barbarossa, aveva acconsentito alle nozze della zia Costanza con il principe imperiale Enrico di Hohenstaufen (il futuro Enrico VI) e a lei lasciò il trono, essendo morto senza figli legittimi.