GUGLIELMO II conte di Olanda, re dei Romani
Nato nel 1227, dal 1234 conte di Olanda, fu eletto il 3 ottobre 1247 e a Woeringen, dai vescovi tedeschi, re dei Romani, succedendo a Enrico Raspe (v. enrico (vii) re di germania). Come lui anche G. doveva essere uno strumento del papato contro Federico II. I suoi sostenitori più importanti erano il vescovo di Utrecht e il conte di Gheldria, ambedue suoi parenti, l'arcivescovo di Colonia, Corrado di Hochstaden e l'arcivescovo di Magonza. Col loro aiuto G. prese nel 1247 la città libera di Nimega, sostenitrice di Federico II. L'anno seguente, col benestare del pontefice, indusse i crociati frisoni, raccoltisi per seguire Luigi IX di Francia, ad aiutar lui contro Federico II e con questo aiuto prese Aquisgrana, dove fu incoronato re dei Romani. Alla morte di Federico (13 dicembre 1250) la potenza di G. era tuttavia ancora assai limitata; ma neanche il figlio del defunto imperatore, Corrado IV, eletto re dei Romani dai nemici del papa, era in grado di assumere il potere. La morte dell'arcivescovo di Magonza Sigfrido e la perduta amicizia dell'arcivescovo di Colonia diminuirono ancora l'influenza di G., finché nel 1252 egli sposò Elisabetta di Brunswick, assicurandosi con tal matrimonio l'appoggio delle famiiglie guelfe e di tutto il nord della Germania. E già G. si sentiva abbastanza forte per togliere, nella dieta di Francoforte (11 luglio 1252), alla contessa Margherita di Fiandra tutti i feudi imperiali in favore di Giovanni d'Avesnes, figlio di primo letto della contessa, quando un esercito fiammingo, sotto la guida di Guglielmo di Dampierre, figlio di secondo letto, invase la Zelanda (1253). Presso West-Kapelle avvenne una grande battaglia nella quale gli Olandesi di G. dispersero l'esercito fiammingo cinque volte maggiore di numero. Questa grande vittoria, per quanto non ponesse fine alla guerra con i Fiamminghi, permise a G. di dedicarsi più attivamente alla lotta in Germania. Nel luglio 1254 le città lungo il Reno si unirono in una grande lega, capeggiata da Magonza e Colonia e favorita da G. La morte di Corrado IV (1254) aumentò ancora la sua influenza; e quando i vescovi tedeschi, irritati contro G., che dal 1251 cercava più l'appoggio delle città che quello dei principi ecclesiastici o laici, vollero nominare in sua vece un altro re dei Romani, il papa Alessandro IV lo protesse. A Roma cominciarono anzi i preparativi per la sua incoronazione. Ma proprio allora G. morì (1256) in una guerriglia contro i Frisoni. Con la sua morte comincia in Germania l'Interregnum.
Bibl.: H. Cardauns, Konrad von Hochstaden, Erzbischof von Köln, Colonia 1880; J. Meerman, Geschiedenis van graaf Willem II van Holland, ecc., L'Aia 1783-87, IV (trad. franc., voll. 5, L'Aia 1783-97; trad. ted., Lipsia 1787-88); O. Hintze, Das Königtum Wilhelms v. Holland, Lipsia 1885; C. G. Doehmann, Die rheinischen Erzbischöfe u. der Neuwahlplan 1255, Lemgo 1887.