FERRERO, Guglielmo
Sociologo e storico, nato a Portici il 21 luglio 1871. Ha compiuto gli studî nell'università di Pisa e in quella di Torino. Qui si legò con C. Lombroso, in collaborazione con il quale scrisse La donna delinquente (Torino 1893). Di questo periodo sono: I simboli, Torino 1893; L'Europa giovane, Milano 1897. Entrò giovane nella redazione del Secolo di Milano, e vi svolse attività di giornalista e di scrittore politico. Si orientò poi maggiormente verso gli studî storici e ne nacque Grandezza e decadenza di Roma (5 voll., Milano 1902-1907), che comprende il periodo dall'epoca dei Gracchi alla morte d'Augusto. Quest'opera, che trovò migliore accoglienza presso il gran pubblico che presso gli specialisti, diffuse largamente anche all'estero la fama del F. All'inizio della guerra mondiale, il F. propugnò l'intervento dell'Italia a fianco dell'Intesa, nella quale ravvisava la causa democratica. Nel dopoguerra scrisse tra l'altro: La ruine de la civilisation antique (Parigi 1921; trad. it., Milano 1926), Roma antica, in collaborazione con C. Barbagallo (3 voll., Firenze 1921-22), ecc. Si è anche dedicato al romanzo storico in forma ciclica (tetralogia La Terza Roma: finora pubblicati Le due verità, Milano 1926; La rivolta del figlio, Milano 1927; Sudore e sangue, Milano 1930). Nel 1930 il F. fu nominato professore di storia moderna nell'università di Ginevra.
Bibl.: C. Barbagallo, L'opera storica di G. F. e i suoi critici, Milano 1911; A. Tilgher, Ricognizioni, Roma 1924, pp. 5-20.