GUGLIELMO di Ware (o Warre: latinizzato in Guarra)
Francescano, docente verso la fine del sec. XIII all'università di Parigi. Risulta che sia stato maestro di Giovanni Duns Scoto.
La sua opera principale è il commentario alle Sentenze del Lombardo (ne sono edite solo alcune parti: il trattato circa l'immacolata concezione, Quaracchi 1904; due Quaestiones circa la dimostrazione dell'esistenza di Dio, edite dal Daniels, in Quellenbeiträge u. Untersuchungen z. Gesch. d. Gottesbeweise, Münster 1909, pp. 89-104; e infine una quaestio sulla conoscenza umana edita dallo stesso Daniels nel primo dei due scritti sotto citati). È una vasta raccolta di trattazioni circa problemi a cui il testo del Lombardo dà solo l'appiglio. Sotto l'aspetto gnoseologico è interessante la tendenza di G. ad attribuire al lume naturale ′una facoltà conoscitiva superiore a quella che ad esso ascriveva la precedente tradizione agostiniana del francescanesimo.
Bibl.: H. Klug, in Franz. Studien, II (1915), p. 377; A. Daniels, nei Beiträge del Bäumker, Suppl. I, Münster 1918, pp. 309-18; id., in Franz. Studien, IV (1917), pp. 221-38; E. Longpré, G. de W., in France Franciscaine, 1922. Più ampia bibliografia in Ueberweg-Geyer, Grundriss d. Gesch. d. Philos., II, 11ª ed., Berlino 1928, p. 763.