GUGLIELMO di Auxerre
Arcidiacono di Beauvais ed eminente teologo di Parigi; negli anni 1230-31 fu addetto alla curia romana come inviato di San Luigi e procuratore dell'università. Ivi ricevette, insieme con Simone de Alteis e Stefano de Pruvino, l'incarico da Gregorio IX di togliere dalle opere di Aristotele gli errori, per cui erano state proibite a Parigi nel 1210 e nel 1215; ma, a quanto sembra, mori poco dopo (forse a Roma nel 1231).
G. compose dopo il 1213 una Summa (Parigi 1500 e 1518, Venezia 1591), che nella sua divisione principale si avvicina alle Sentenze di Pier Lombardo. Quest'opera fu molto usata dagli scolastici successivi, fino S. Tommaso d'Aquino. Era diffuso anche un riassunto fattone da Erberto di Auxerre, che viene spesso scambiato con la Summa. Esiste, inedito, un commento di G. all'Anticlaudianus di Alano di Lilla e, pure inedita, una Summa de officiis: "Jerusalem quae sursum est". G. appartiene totalmente all'antico indirizzo teologico orientato su S. Agostino e assai scarsamente influenzato dagli scritti di Aristotele, allora da poco conosciuti.
Bibl.: Denifle e Chatelain, Chartularium Universitatis Parisiensis, I Parigi 1889, nn. 74, 75, 87, 116, 330; Daunou, in Hist. littéraire de la France, XVIII, Parigi 1835, pp. 115-122; J. Strake, Die Sakramentenlehre des Wilhelm von Auxerre, Paderborn 1917; P. Godet, in Dict. de théol. cath., VI, 1876; A. Landgraf, Beobachtungen zur Einflussphäre Wilhelms von A., in Zeitschr. für kath. Theol., LII (1928), pp. 53-64; C. Ottaviano, G. di A., Roma 1929.