Capo del partito ghibellino in Genova (sec. 13º); fautore di Federico II di Svevia, tentò con una congiura (1228) di assicurare al suo partito la supremazia nella vita cittadina. Ma essendosi fondato in prevalenza sugli artieri e sui popolani, perse tutto l'appoggio dei nobili. La congiura fallì; tuttavia nel 1230 il De M. godeva ancora di tanta autorità da essere mandato ambasciatore a Federico II.